Carenza di medici a Como: piano d’emergenza e contratti a tempo

Il caso Asst: «Procedura più rapida in attesa dei bandi». L’obiettivo è coprire i “buchi” almeno fino a dicembre. Senza aiuti difficile persino garantire i livelli essenziali

Agli ospedali pubblici comaschi mancano quasi cento medici e più di duecento infermieri.

Per garantire i livelli essenziali di assistenza fino a fine anno l’Asst Lariana ha varato uno speciale stanziamento nella speranza di riuscire ad assumere specialisti. Nel mese di agosto il primario della Pediatria Angelo Selicorni, si legge nei documenti dell’ex azienda ospedaliera, ha chiesto la stipula di nuove convenzioni per svolgere le prestazioni di allergologia dedicate ai bambini e riattivare l’ambulatorio in questione, sempre alla luce delle carenze d’organico.

Il Pronto soccorso

Roberto Pusinelli, il primario del Pronto soccorso, sempre ad agosto ha domandato l’emissione di un avviso pubblico urgente per reclutare medici in formazione, anche come libera professione o tramite collaborazione. Per la Dermatologia la responsabile Amelia Locatelli ritiene necessaria una manifestazione d’interesse per attuare la presa in carico dei pazienti cronici affetti da patologie autoimmuni. Il primario della Medicina del lavoro Rossana Borchini necessita di psicologi per tenere aperto l’ambulatorio che aiuta a combattere lo stress.

E ancora, si cita la richiesta di infermieri da parte dei responsabili dell’ospedale di comunità di Cantù, un nuovo servizio pronto a partire in teoria da novembre. Dopo l’esito negativo di diversi tentativi d’assunzione anche da Menaggio la casa di comunità domanda medici libero professionisti. Sul territorio dal centro prelievi di Fino Mornasco arriva la richiesta di reperire infermieri anche libero professionisti. Insomma, c’è grande bisogno di camici bianchi.

L’Asst Lariana ha stanziato 108mila euro per stipulare contratti validi fino al 31 dicembre, così da tamponare le carenze. Resta però in tutta la provincia, come in Lombardia e in mezza Italia, la difficoltà di trovare specialisti sanitari.

Mancano giovani neo laureati. Fare fronte ai pensionamenti è diventato difficile. Como come noto soffre la vicinanza con la più ricca Svizzera, ma è in atto anche uno spostamento verso il privato. Dopo la pandemia la carenza di personale nella sanità nostrana è purtroppo peggiorata.

Il fabbisogno

Per avere una misura complessiva del problema è possibile fare riferimento al fabbisogno di personale dell’Asst Lariana per i prossimi due anni, appena approvato a fine luglio dalla Regione. Un numero che contempla molte altre esigenze e tanti altri scenari. Comunque, rispetto ai camici bianchi oggi in forze ai nostri ospedali pubblici mancano 93 medici e 138 infermieri, senza contare altri 70 infermieri di famiglia.

L’Asst Lariana spiega che la misura messa in campo attraverso questa specifica delibera risponde all’esigenza di reperire personale più in fretta, rispetto ad altre procedure più complicate anche se più definitive. Tradotto, in attesa di nuovi lunghi bandi di concorso l’ospedale può tentare di procedere pubblicando avvisi mirati a tempo determinato, fino a fine anno. Una via più rapida per permettere ad alcuni reparti e servizi che hanno urgenti necessità di mettere una pezza. Dovendo, per forza, garantire i livelli essenziali di assistenza stabiliti dalle normative.

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