Chiede il congedo per stare con la moglie disabile e gli viene negato. L’ospedale insiste: nuovo ricorso

Il caso L’Asst Lariana impugna la decisione del tribunale dopo due condanne consecutive

«Considerato l’oggetto del giudizio e le pesanti ricadute di carattere organizzativo derivanti dalle pronunce emesse... Tenuto conto della numerosità del personale dipendente astrattamente interessato all’istituto in esame», l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Lariana (l’Asst Lariana) ha deciso di ricorrere (di nuovo) contro le decisioni prese nel tribunale cittadino (prima dal giudice del lavoro, poi dal Tribunale Ordinario – Sezione feriale) che avevano dato ragione, in entrambi i casi, ad un infermiere del Sant’Anna che aveva chiesto un congedo straordinario (non concesso per la data indicata, ma posticipato di un mese) in seguito alla grave forma di invalidità della moglie.

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La decisione dell’Asst Lariana è stata presa nella giornata di lunedì, con una delibera (la numero 945) firmata dal direttore generale vicario Matteo Soccio con l’assistenza del direttore amministrativo Andrea Pellegrini, del direttore sanitario vicario Domenico Pellegrino e del direttore sociosanitario Raffaella Ferrari.

La vicenda, di cui avevamo scritto di recente, parte da una richiesta di congedo straordinario che un infermiere aveva fatto per esigenze di assistenza legate alla grave disabilità della moglie. L’ospedale aveva però posticipato la data, da agosto a settembre, facendo riferimento alla «possibilità del datore di lavoro di rinviare» il congedo straordinario per «esigenze organizzative di servizio». Per ben due volte, tuttavia, prima il giudice del lavoro di Como Giovanni Luca Ortore e poi il Tribunale Ordinario di Como con al tavolo i giudici Valeria Costi, Maria Luisa Lo Gatto e Giorgio Previte, aveva rigettato i reclami condannando l’azienda anche al pagamento delle spese in favore della parte resistente, ovvero dell’infermiere.

Le motivazioni dei magistrati erano state concordi nel sostenere il diritto del dipendente con un parente disabile in condizione di gravità, ad usufruire del congedo straordinario dal lavoro, istituto che non poteva essere messo in discussione nemmeno da ventilate «esigenze organizzative» dettate dalla «carenza di personale» e dalla necessità di assicurare il godimento delle ferie estive al personale. Perché – avevano sostenuto i giudici - queste problematiche non sono imputabili al lavoratore bensì all’azienda che dovrebbe organizzare e gestire le turnazioni. Un quadro che, dunque, sembrava concluso e pronto per essere appeso. Ieri, invece, ecco la mossa di Asst Lariana e il ricorso di nuovo di fronte al giudice del lavoro.

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