Coltello alla gola nel piazzale di Camerlata. Ancora violenza tra minorenni

Il fatto L’episodio è avvenuto nel piazzale del supermercato di via Paoli. L’autore identificato e rintracciato dai carabinieri: escalation che preoccupa

Dopo l’identificazione da parte della polizia degli autori della rapina commessa ai danni di un giovane di 13 anni al Luna Park, un altro minorenne finisce nei guai: si tratta di un ragazzo di 15 anni nato a Como ma di origine straniera, residente a Camerlata, che i carabinieri della stazione di Rebbio hanno identificato qualche giorno dopo avere ricevuto la denuncia di un suo quasi coetaneo, un ragazzino di 14 anni lui pure residente in zona, che assieme alla madre si era presentato alla stazione dell’Arma di via Lissi per dettagliare i contorni di una brutta aggressione.

L’episodio risale ai primi di marzo, quando al culmine di u litigio innescato dai soliti futilissimi motivi, il primo dei due estrasse di tasca un coltello, puntandolo dritto alla gola dell’altro.

I carabinieri sono risaliti alla sua identità, quindi, ottenuto dal tribunale dei Minori di Milano il via libera a una perquisizione domiciliare, sono andati a trovarlo, recuperando e sequestrando il coltello, con una lama della lunghezza di nove centimetri.

L’episodio, che per fortuna non ha avuto conseguenze gravi, si inserisce comunque in un contesto di preoccupazione crescente, alla luce della “iperattività” di gruppi di minorenni che finiscono più o meno ciclicamente al centro di indagini delle forze dell’ordine, senza che queste bastino a ridimensionare o a sedare il fenomeno delle cosiddette “baby-gang”. Da Como a Cantù (dove nei giorni scorsi i carabinieri avevano identificato gli autori di un pestaggio al luna park d corso Europa risalente alla scorso febbraio) la musica non sembra cambiare; è della scorsa settimana la notizia dei provvedimenti di “Daspo urbano”, vale a dire di allontanamento dal territorio comunale, dei sei giovanotti, tutti rigorosamente minorenni, protagonisti di una rapina ai danni di un tredicenne alle giostre di via Sportivi Comaschi, a Muggiò. Il ragazzino era stato circondato da un gruppo di coetanei che dopo avergli chiesto una sigaretta gli avevano infilato le mani nelle tasche del giubbotto per rubargli il portafogli contente pochi euro.

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