Como, la picchia con il bastone: condannato a due anni

Tribunale Un caso di codice rosso: le botte tra le mura domestiche dal 2018 al 2022, quando finalmente la vicenda venne a galla

La compagna, 45 anni, aveva raccontato ai carabinieri di essere costretta ad uscire di casa indossando abiti lunghi, per non mostrare i lividi che aveva sul corpo. Segni delle botte quotidiane che le avrebbe inflitto il compagno, 34 anni, che ora è stato condannato in Tribunale a Como alla pena di 2 anni (senza la sospensione) con l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia. L’ennesimo caso di “codice rosso” è andato in scena in un periodo compreso tra il 2018 e il settembre del 2020 quando la vicenda venne a galla e l’uomo fu colpito dal divieto di avvicinamento alla ex compagna. Alla base di tutto, secondo quanto è stato possibile ricostruire, la gelosia dell’uomo che pretendeva di controllare il telefono della donna e di toglierle le chiavi dell’auto per non permetterle di scappare e, di conseguenza, di chiedere aiuto alle forze dell’ordine.

Secondo quanto era stato ricostruito in questa ennesima storia di violenza tra le mura domestiche, l’uomo – che abusava di alcol e di stupefacenti – picchiava la compagna quotidianamente, con schiaffi, calci e pugni, obbligandola poi ad indossare abiti lunghi per non mostrare i lividi e insospettire le altre persone. Tra le accuse c’è anche quella di averla picchiata con un bastone, di averle rotto in una occasione il finestrino dell’auto e pure di averla lasciata di notte nel giardino di casa vestita solo con indumenti intimi.

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