Como, niente crisi,
alberghi pieni per Pasqua

Prenotazioni più numerose delle attese, tanti stranieri. «I timori sono per i prossimi mesi». Soddisfatti anche affittacamere e b&b. «Il clima d’incertezza frena gli italiani, non la clientela dall’estero»

Sarà una Pasqua all’insegna dei turisti, a Como: il tasso d’occupazione delle stanze è già all’80%. Nonostante la guerra, l’ultima coda di Covid e i rincari le prenotazioni nelle principali strutture ricettive della città e del lago sono già a buon punto. Il weekend pasquale si annuncia pieno di visitatori, anche se resta solo l’incognita del meteo. Non rinunciano a fare i turisti gli stranieri più facoltosi, al contrario faticano di più a concedersi un viaggio per ovvie ragioni gli italiani della fascia medio bassa, una clientela che invece era molto presente durante la pandemia,

Ritorno al pre Covid

«Le prime impressioni sono positive – dice Luca Leoni , il presidente degli albergatori di Como – il ponte delle vacanze pasquali non sta affatto andando male, anzi. Siamo vicino all’80% d’occupazione, una percentuale che può ancora migliorare. Gli stranieri stanno sopperendo alla domanda italiana in crisi per colpa del caro prezzi. Restiamo incerti piuttosto sul prosieguo della stagione, dipenderà dalla guerra, dal Covid, dai mercati internazionali. Ma almeno a Pasqua sembra essere tornatala normalità».

Gli albergatori sostengono di aver raggiunto i livelli pre Covid. «Le prenotazioni ci sono – commenta Andrea Camesasca , albergatore comasco – e tante altre arriveranno all’ultimo. Una fetta importante dei clienti ormai è last second più che last minute. C’è un mercato alto, straniero. Per due anni invece abbiamo lavorato per forza di cose con il mercato domestico, di prossimità. Una domanda che adesso è fortemente attaccata al portafogli, con i prezzi in aumento e la speculazione che schiaccia la famiglia media. Mamma e papà decidono del resto di partire con i figli se c’è la serenità e la possibilità». Bollette, caro spesa, benzina, costringono a fare i conti soprattutto se i salari sono sempre uguali. Al contrario i turisti stranieri con una capacità di spesa maggiore hanno già prenotato una camera. All’hotel Tre Re in centro spiegano di essere quasi al completo, l’hotel Quarcino si dice felice di avere ha un 85% di stanze piene. Come prima della pandemia.

Su Booking ancora pochi posti

Sul portale booking.com tra il 16 e il 17 aprile il 97% delle sistemazioni su Como è occupato, un dato che non è onnicomprensivo della reale offerta delle strutture ricettive, ma che comunque è significativo.

«Anche noi raggiungeremo il picco delle prenotazioni il 16 aprile con un tasso d’occupazione all’85% - spiega Matteo Cecchetto per The House of Travellers, una realtà che in centro gestisce decine di sistemazioni – con una percentuale ancora importante di ospiti la settimana successiva. La quota più alta è composta comunque da stranieri, soprattutto europei. Diciamo che tra guerre, pandemia e crisi dei prezzi sta andando sicuramente meglio del previsto».

«È tutt’altro che un deserto – dice Maria Luisa Bonincontro per l’associazione di B&b Ospiti a casa – il mercato si sta muovendo anche dopo Pasqua. Soprattutto dall’estero, anche dagli Stati Uniti, i turisti nostrani invece risentono forse di più del caro prezzi e del clima d’incertezza».

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