Dalla giunta l’ok al nuovo palazzetto
Il voto contrario dei leghisti

Il vicesindaco Caldara e l’assessore Bonduri votano contro un progetto ritenuto troppo oneroso - La riqualificazione del palazzetto di Muggiò passa, ma la giunta si spacca

Como

Il vice sindaco Adriano Caldara e l’assessore alle Politiche educative Alessandra Bonduri, i due esponenti leghisti, si smarcano formalmente.

A fine luglio la giunta comunale aveva approvato il progetto di fattibilità per ricostruire un nuovo palazzetto dello sport abbandonato da anni al degrado.

Il progetto è rimasto a lungo in discussione perché all’interno della maggioranza le posizioni erano distanti, con Fratelli d’Italia e gli assessori forzisti ai Lavori pubblici Pierangelo Gervasoni e allo Sport Marco Galli intenzionati a confezionare una struttura sportiva di prestigio, al contrario della componente leghista schierata per un investimento meno oneroso per le casse comunali.

Da anni la città di Como può beneficiare di generosi finanziamenti europei e regionali per sistemare campi e palestre, per Muggiò sul piatto ci sono 6,9 milioni di euro. Il quadro economico complessivo del progetto affidato ad uno studio associato bolognese porta però a 14,5 milioni il conto finale.

Una spesa comunque non da saldare subito, ma da prevedere nei bilanci dei prossimi due anni. Al contrario con uno sforzo aggiuntivo è già stata approvata la riqualificazione della viabilità attorno al nuovo palazzetto.

E così la Lega, contraria alla prospettiva di spendere troppo, ha detto di no.

Caldara e Bonduri, in sede di discussione in giunta, hanno fatto annotare la loro dichiarazione di voto. «Gli assessori pur essendo favorevoli ad un intervento per dotare la città di un adeguato impianto sportivo, svolgono alcune considerazioni in merito – si legge agli atti – Caldara in particolare sottolinea che l’entità della somma di cui si sta discutendo è particolarmente ingente anche tenuto conto dei numerosi interventi già in bilancio per altre strutture sportive. Come il campo di rugby e i campi di Via Spartaco e Via Acquanera e dell’intervento per la piscina di Muggiò. Caldara sottolinea come una soluzione progettuale del complessivo costo di 6,9 milioni fosse già prevista all’interno dei finanziamenti regionali e già presente negli strumenti di programmazione finanziaria del Comune. Tale soluzione, di importo pertanto più contenuto, appare più equilibrata e perseguibile». Il vicesindaco di fatto lascia il cerino in mano al sindaco Mario Landriscina, comunque vicino alla Lega, che non è finora riuscito a fare sintesi con gli altri partiti di maggioranza.

«L’assessore Bonduri concorde pur ribadendo l’importanza dell’attività sportiva per il valore educativo – si legge sempre nel documento – pensa che l’operazione debba essere valutata all’interno di un complessivo ragionamento includendo le manutenzioni delle scuole di cui la città ha assolutamente bisogno». Gli assessori Caldara e Bonduri dunque «dichiarano il loro voto contrario alla proposta in discussione». È l’ennesimo strappo consumato in una maggioranza litigiosa fin dall’inizio del mandato.

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