Dopo il tuffo (vietato) si rifiuta di uscire: nel lago nascondeva la bici rubata

La storia Prima il bagno proibito al Tempio Voltiano, poi la richiesta della polizia di uscire dall’acqua e infine l’incredibile scoperta della refurtiva

Non si sa se si sia tuffato nel lago alla vista della polizia che stava arrivando, oppure (poco probabile) se fosse a mollo già da prima e sia poi stato sorpreso nel pieno del bagno. Di certo, la sua uscita dalle acque del Lario non è stata uguale alle altre. Perché con lui, ad emergere, c’era anche una bicicletta con tanto di cestino e zaino.

Non la sua, ovviamente, ma una due ruote che era stata rubata solo il giorno prima. Motivo che verosimilmente potrebbe aver spinto l’uomo, un italiano di 27 anni residente a Brindisi ma domiciliato a Como, a nascondersi in acqua – simulando il bagno (con la bici tra le gambe) – alla vista degli agenti in arrivo. «Sapevo che mi avreste chiesto della bicicletta», avrebbe infatti candidamente ammesso subito dopo di fronte alla polizia.

Solo che, come è noto, i bagni in città sono vietati e sono pure diventati tema di attualità per i drammi che si sono registrati ad inizio dell’estate.

Così la presenza in acqua del ventisettenne non solo non è passata inosservato, ma ha finito con l’attirare l’attenzione della pattuglia a piedi della Questura che ha così deciso di avvicinarsi per chiedere al ragazzo di uscire immediatamente dal lago scoprendo in questo modo anche la bicicletta rubata. La storia, che è davvero insolita, è andata in scena nella giornata di giovedì al Tempio Voltiano, per di più davanti a molte persone e turisti incuriositi da quanto stava avvenendo. Il ventisettenne residente in Puglia ma domiciliato in città è stato ovviamente denunciato a piede libero per il furto della bicicletta, che era stata rubata mercoledì pomeriggio sempre a Como. Sarebbe stato lo stesso ragazzo ad ammettere di averla presa mentre era appoggiata ad un muro, confermando anche di aver pensato di lasciarla nel lago alla vista della polizia e mentre erano in corso le “trattative” con gli agenti per convincerlo ad uscire dal lago.

Dovrà però rispondere, oltre che del furto, anche di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Infine, non poteva mancare, è stato sanzionato amministrativamente con la multa da 50 euro che colpisce chi fa il bagno nel lago in un punto – come al Tempio Voltiano – dove c’è il divieto di balneazione.

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