Fermato con seimila euro al valico, ha un debito di 77 milioni con il fisco

Brogeda Dichiara i contanti convinto di poter passare indenne. Ma i finanzieri scoprono il maxi debiti: denunciato

Ora, come sia possibile riuscire a collezionare un debito con lo Stato di ben 77 milioni di euro (poco meno, in realtà: 76,7 milioni) risulta francamente complicato da comprendere. Resta il fatto che, quando è stato intercettato in dogana con una somma in contanti che teoricamente sarebbe stato autorizzato portare in Svizzera, i finanzieri hanno deciso che no: quel denaro doveva essere sequestrato. E lui denunciato per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Lui si chiama Antonio Pignatti, è bresciano e ha 48 anni. E, nei giorni scorsi, a bordo della sua auto si è presentato al valico di Brogeda diretto verso la Svizzera. Con lui un altro uomo. All’arrivo in dogana ai due è stata posta la domanda di rito da parte dei finanzieri: «Avete qualcosa da dichiarare?». Ed entrambi non hanno avuto esitazioni a dire che sì, avevano con loro della valuta. 6.240 euro Pignatti. Più o meno la stessa cifra il suo compagno di viaggi. Come noto, chiunque può portare oltre confine valuta entro un limite di 10mila a testa. Ma i finanzieri si sono comunque insospettiti. E hanno preferito controllare.

Quando hanno inserito i dati di Antonio Bignatti nella banca dati, hanno scoperto che lo stesso risultava essere nullatenente in Italia, nel senso che non ha alcun bene intestato a suo nome, eppure vanta un debito con il fisco di poco inferiore ai 77 milioni di euro. Ma anche il compagno di viaggio, un pavese, è risultato avere debiti per poco meno di un milione con il fisco, e quindi anche a lui sono stati sequestrati i contanti che aveva con sé.

Entrambi sono così stati denunciato alla Procura e il giudice delle indagini preliminari ha già convalidato il sequestro della somma di denaro, ritenendo il loro un tentativo di far sparire del denaro che, per contro, entrambi devono restituire alle casse italiane.

Nei giorni precedenti i finanzieri di Ponte Chiasso hanno fermato anche un terzo automobilisti, pure lui protagonista di una vicenda del tutto analoga. In quel caso l’uomo, un cittadino senegalese che - si è scoperto - deve all’erario 970mila euro, aveva con sé 12mila euro. Anche questi soldi sono stati sequestrati.

Ma le modalità dicono molto di una “moda” - se così vogliamo chiamarla - in voga tra i grandi evasori: provare a passare il valico con “pochi” contanti nella speranza di non incappare in controlli o sanzioni. Ma, almeno questa volta, è andata loro male.

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