
Cronaca / Como città
Mercoledì 06 Agosto 2025
Finalmente in Ucraina i letti del Sant’Anna
Via Napoleona Iniziato il trasporto dei presidi acquistati dall’India ma che non rispettavano le norme di sicurezza
Como
Due tir pieni di letti da ospedale in partenza verso l’Ucraina. Ieri pomeriggio sono iniziate le operazioni di trasporto dei 200 acquistati da una ditta indiana da Aria nel marzo del 2020, per fronteggiare l’esplosione della drammatica pandemia. Non a norma, inutilizzabili nel centro d’emergenza allestito a Milano Fiera, erano stati stoccati al vecchio Sant’Anna nel 2021 senza aver mai dato comunicazioni ufficiali. Dopo le ricostruzioni pubblicate a inizio anno dal nostro quotidiano la Regione ha promesso che queste forniture sarebbero state donate alla popolazione Ucraina, piagata dalle bombe. Arrivati in primavera alla delibera ufficiale si attendeva però che le autorità della città di Zaporizhzhia si attrezzassero per effettuare il trasloco, a loro carico come onere logistico ed economico.
Giornata di lavori
Ieri diversi dipendenti e pazienti presenti in via Napoleona si sono accorti dei grandi movimenti dal lato di via Colonna. Operai e camion (tutti con targa ucraina) per alcune ore sono stati impegnati a rimuovere i letti ormai famosi dai locali dismessi da oltre quindici anni dell’ex pediatria e dell’ex neonatologia. L’ex Sant’Anna, costruito il presidio nuovo di San Fermo della Battaglia, è infatti come noto in larga parte abbandonato, tolti alcuni edifici che ancora ospitano dei servizi e quindi in particolare il monoblocco centrale, sede della casa di comunità.
Non sono comunque filtrate notizie e conferme ufficiali dalla direzione dell’Asst Lariana, mai comunque coinvolta come parte attiva nelle scelte relative ai letti Covid, gestite direttamente dalla Regione. Nessun commento anche dalle autorità regionali come pure da quelle ucraine, anche per ragioni legate al delicato trasloco. È pur vero che all’inizio dell’estate per conto del sindaco Regina Kharchenko la direzione dell’Istituto per lo sviluppo urbano di Zaporizhzhia aveva da queste colonne ringraziato i lombardi per la donazione. Confermato l’interesse per i 200 letti il trasporto non era però dato per scontato per colpa della guerra in corso.
La causa in Tribunale
Per questi letti, senza marchio comunitario e con le spine non adatte ai nostri presidi, Aria, la società delle infrastrutture lombarde, nel 2020 aveva speso circa 220mila euro. Questi materiali mai usati a Milano all’epoca della pandemia erano stati oggetto di un complicato contenzioso internazionale aperto solo a distanza di mesi.
Il tribunale di Milano nel novembre del 2023 ha poi dato ragione, almeno in parte, alla Regione. La ditta fornitrice Surgimill non si è però più fatta viva, non ha restituito le somme spese e i letti non sono tornati in India. I 200 letti ancora accatastati al vecchio Sant’Anna con il benestare dei giudici alla luce della sentenza sono però stati sbloccati. In seguito all’inchiesta de La Provincia nel 2025 si è dunque arrivati alla donazione, ora davvero in corso. Non è ancora noto l’esatto quantitativo di letti trasportato, ieri pomeriggio comunque due tir sono stati riempiti dei letti indiani in direzione di Zaporizhzhia. Un viaggio lungo almeno 2.600 chilometri.
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