Finto incidente, un’altra truffa. Nuora salva la suocera di 93 anni

Ponte Chiasso Dopo le denunce da Monte Olimpino, nuova segnalazione da Como

Non solo Monte Olimpino. Il giro delle truffe – tentate o riuscite – che in questi giorni attraversa la città scende anche fino al confine raggiungendo Ponte Chiasso. È di ieri infatti la segnalazione di un tentato raggiro da parte di un uomo che, nel contattare una anziana di 93 anni, ha finto di essere un medico che riferiva di un investimento grave di cui era rimasto vittima il figlio della donna. Una truffa che avrebbe poi comportato la richiesta di soldi per curare il ferito, con la presenza di un complice che sarebbe poi passato a ritirarli.

Ma tutto è saltato, per fortuna, grazie all’intervento della nuora che dal piano di sopra della casa ha udito quello che stava avvenendo ed è scesa prendendo in mano il telefono. Pochi attimi dopo l’interlocutore, con una scusa, aveva già attaccato.

A raccontare l’episodio è direttamente la famiglia coinvolta, che tramite il giornale di questi giorni aveva letto dei tentativi di truffa in corso a Monte Olimpino. «Hanno provato anche da noi – racconta il figlio della anziana vittima del tentativo di truffa – Mia madre ha 93 anni e abita sotto di me. Già nei mesi scorsi avevano cercato di raggirarla ma era stata brava a rispondere. Non ha nipoti e quando l’uomo al telefono aveva fatto riferimento ad un incidente della nipotina, aveva risposto per le rime. Questa volta però l’uomo ha parlato del figlio, e mia madre ha due figli, io e mio fratello».

La donna è quindi andata in confusione, spaventata da quella notizia: «Era in stato di shock – prosegue il nostro interlocutore, che preferisce mantenere l’anonimato proprio per proteggere la madre che è già molto provata dall’episodio – Alla notizia che suo figlio era stato vittima di un incidente ha iniziato ad urlare. Mia moglie era di sopra, ha sentito tutto ed è scesa per controllare».

I truffatori, evidentemente, questo passaggio non l’avevano previsto. La nuora, una volta entrata in casa, ha preso il telefono iniziando a parlare con il malvivente che in un attimo ha cercato di cambiare versione, parlando di verifiche per un eventuale caso di omonimia. Pochi attimi dopo, tuttavia, il telefono era stato attaccato. «Abbiamo comunque chiamato mio fratello per una verifica ulteriore – conclude il cittadino di Ponte Chiasso, 63 anni – ma stava dormendo. Quindi sia io che lui stavamo bene, nessun incidente».

«Ho però voluto chiamarvi – conclude il nostro interlocutore – sperando di poter essere utile ad altre persone. Attenzione a questi truffatori, sono in giro non solo a Monte Olimpino ma anche a Ponte Chiasso e in altri punti della città».

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