Fondi del bando Cariplo: ecco i 13 progetti in corsa

I candidati Non solo il Comune per i musei e la Provincia per la formazione - Chiedono 5 milioni anche Cometa e la casa di riposo di Uggiate Trevano

Sono 13 i progetti che si sono ufficialmente candidati al bando di Fondazione Cariplo per gli interventi emblematici maggiori.

Le quattro proposte principali, che concorrono all’assegnazione della quota massima di finanziamento, pari a cinque milioni di euro, arrivano dal Comune di Como, che intende riqualificare e rinnovare i musei civici, dalla Provincia di Como e dalle associazioni di categoria, prima Confindustria, per fare di Villa Porro Lambertenghi a Cassina Rizzadi un nuovo polo per l’alta formazione tecnica e scientifica. Chiede cinque milioni anche il Comune di Cantù per creare un museo diffuso a partire dalla tradizione legata ai mobili e al merletto. È ambiziosa anche l’idea di Cometa che in via Madruzza vuole allargare la sua sede per potenziare l’offerta formativa, ma anche i servizi e l’accoglienza.

La casa di riposo

Segue con 4,3 milioni la casa di riposo di Uggiate Trevano, per un ampliamento della struttura con mini alloggi e una integrazione con le vicine scuole e il centro disabili.

A scalare, sempre sopra al milione di euro, la parrocchia di Olgiate Comasco vuole ridisegnare l’oratorio Giovanni Bosco, il Comune di Cadorago vuole costruire un grande parco biologico, in città Arca vuole realizzare nel parco del San Martino dei sentieri per le scuole e una casa didattica. E ancora il Sodalizio terz’ordine secolare francescano di Brunate vuole rigenerare una filanda per ospitare progetti sociali, il Comune di Brunate segue le orme di Alessandro Volta guardando anche al faro, la Rsa Bellaria di Appiano Gentile come la Garibaldi Pogliani di Cantù vogliono potenziare i loro servizi. Infine il Comune di Capiago Intimiano punta a sistemare il castello Ariberto con nuovi spazi di coworking.

La Fondazione presieduta da Giovanni Azzone a luglio riceverà i progetti dettagliati e con scadenze e piani economici, per decidere entro l’anno l’assegnazione dei fondi. Oltre ai cinque milioni messi a disposizione dalla fondazione, altri tre vengono erogati dalla Regione. Alcuni progetti presentati al Tavolo della competitività si sono ritirati o hanno pensato di cercare altrove i fondi.

Chi si è ritirato

Per esempio la Ca’ d’Industria che vuole costruire in via Bignanico degli alloggi per anziani, il Comune di Cernobbio che sull’ex cinema Volta ha fatto un passo indietro preferendo sostenere il progetto della Provincia. Si sono ritirate anche la Fondazione Ratti che voleva realizzare una foresteria e Legambiente che pensava a una sede galleggiante sul lago. «C’è quasi l’imbarazzo della scelta – commenta Enrico Lironi, comasco componente del consiglio di amministrazione di Fondazione Cariplo – e vedo anche elementi di qualità. I progetti dovranno essere economicamente sostenibili e subito cantierabili per evitare ritardi. Sarebbe stato bello forse se i più avessero voluto convergere su un progetto solo, ma capisco non sia facile: tutti vogliono proporre interventi davvero emblematici. Restano a disposizione anche i bandi provinciali validi per richieste specifiche».

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