
Cronaca / Como città
Giovedì 26 Giugno 2025
Giardini a lago, la beffa: terza azienda bocciata. E si va a primavera 2026
Il caso Esclusa un’altra delle imprese nella graduatoria - Ora il Comune tenterà con la quarta, ma serve altro tempo - Da quando si ripartirà, almeno sei mesi per concludere
Non sarà l’azienda arrivata terza alla gara per la riqualificazione dei giardini a lago a far ripartire i lavori dopo la risoluzione del contratto tra l’amministrazione comunale e la società che si era aggiudicata l’appalto nel 2023 (era arrivata seconda, ma la prima era stata esclusa). Lavori che, dal momento in cui saranno completate tutte le procedure burocratiche, dureranno circa sei mesi per arrivare a scrivere la parola “fine” salvo, ovviamente, ulteriori imprevisti.
Le ragioni del “no”
Ieri il dirigente del settore Parchi e giardini Antonio Ferro ha infatti firmato l’atto per «escludere dalla procedura di interpello la società I.cos Italia srl di Zelo Buon Persico (Lodi)» e quindi «di procedere con lo scorrimento della graduatoria».
Il motivo è molto tecnico, ma viene spiegato nelle carte con il fatto che la società, dopo aver fatto un sopralluogo sull’area, aveva manifestato la volontà di voler aderire al cosiddetto “interpello”, ma «modificando la compagine che, attraverso il ricorso all’istituto dell’avvalimento, aveva consentito alla stessa di sopperire alla mancanza di qualificazione propria». Inoltre aveva presentato «una serie di eccezioni in relazione ai contenuti del progetto da portare a completamento».
Inutile addentrarsi nelle norme di legge e nei pareri allegati alla determina dirigenziale in quanto molto tecnici e di difficile comprensione per i non esperti in materia, ma la sintesi è che «il nuovo avvalimento proposto, oltreché modificativo rispetto alla compagine originaria, risulta essere sensibilmente peggiorativo rispetto a quello formalizzato in fase di gara» e che quindi «l’accoglimento delle puntualizzazioni avanzate dalla società interpellata, sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo giuridico-amministrativo, comporterebbero un illegittimo mutamento delle condizioni di gara». Pertanto «risulta impedita l’aggiudicazione dell’appalto 3 in oggetto alla società I.Cos Italia srl, rendendo necessario lo scorrimento della graduatoria originaria».
Lo scenario
Ora ad essere contattato sarà il quarto gruppo, che parla comasco. Si tratta infatti della florovivaistica Brendolini di Uggiate Trevano e della Foti di Bulgarograsso. Dopo il cosiddetto “interpello” il gruppo dovrà dire al Comune se è interessato ancora a eseguire la parte rimanente delle opere e se accetta il corrispettivo economico e la tempistica. Non solo, dovrà valutare la concomitanza con altri interventi già programmati e, quindi, la possibilità effettiva di poter realizzare quanto previsto dal progetto di cui è stato realizzato circa il 30% (ma si tratta delle parti più difficoltose). In caso affermativo e dopo il sopralluogo si passerà alla verifica dei documenti e, in caso affermativo, alla stipula del contratto.
Ragionevolmente è ipotizzabile che si possa partire a settembre per concludere l’intervento a febbraio, ma i punti di domanda al momento sono ancora numerosi. Qualora, invece, si dovesse continuare a scorrere la graduatoria, si passerebbe a contattare la quinta azienda e, di nuovo, a valutare tutti gli aspetti.
Il sindaco Alessandro Rapinese non fornisce indicazioni temporali trattandosi di procedure tecniche e di esclusiva competenza degli uffici comunali e della direzione lavori. Politicamente commenta dicendo: «Gli uffici stanno lavorando alacremente nel rispetto del codice degli appalti per far proseguire quanto prima i lavori. Personalmente non sono un ladro e, se mi avessero dato l’opportunità di scegliere l’azienda, questo lavoro sarebbe già finito da almeno sei mesi. Ma il codice degli appalti è questo e noi ovviamente lo rispettiamo».
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