
Cronaca / Como città
Martedì 13 Maggio 2025
Giubileo dei lavoratori, messa in Duomo a Como. Cantoni: «Grazie a voi e in particolare a chi svolge lavori umili»
Fede La celebrazione è stata anche l’occasione per il cardinale di commentare ancora una volta l’esperienza del Conclave: «La scelta di Leone XIV ci ha sorpresi e profondamente commossi»
Como
Una messa in Duomo per celebrare il proprio ritorno i diocesi, dopo i giorni densi del Conclave. Per il cardinale, vescovo di Como, Oscar Cantoni la messa di questa sera è stata anche l’occasione per condividere con i fedeli della propria diocesi l’emozione data dall’aver preso parte a un momento così storico. «Abbiamo ancora viva nel nostro cuore la grande intensa gioia, unita a profonda gratitudine, per il dono che il Signore ci ha offerto con papa Leone XIV, nuovo vescovo di Roma, chiamato alla guida della Chiesa universale. Una scelta che ci ha sorpreso e profondamente commossi», ha esordito Cantoni.
La sorpresa però ha lasciato spazio anche all’«unità d’intenti con il nuovo Papa», dichiarata dal cardinale. Una figura, quella di Leone XIV, che per Cantoni ci permette di sperimentare «la consolante certezza che il Signore accompagna il cammino della sua e nostra Chiesa e la vivacizza con scelte sempre nuove e insperate».
La messa è stata celebrata questa sera per il ricordo della dedicazione del Duomo e per celebrare il giubileo dei lavoratori, cui il cardinale ha fatto riferimento parlando delle «numerose vittime del lavoro, che quasi ogni giorno in Italia muoiono per i diversi incidenti sul campo del loro impegno professionale, generando tanta sofferenza alle loro famiglie e al contesto da cui provengono». Durante l’omelia Cantoni ha rievocato anche le sfide centrali della Chiesa a oggi, a Como così come in tutto il mondo: «la sinodalità, la missionarietà e la ministerialità, attraverso cui permettere alla Chiesa di compiere la sua missione nel mondo di oggi». Sfide alla luce delle quali occorre «mantenere spalancata la porta della nostra Chiesa, pronta a riconoscere e ad aprirci alle opere di Dio e venire incontro alle esigenze dei nostri fratelli». E ancora sul tema del diritto al lavoro, Cantoni ha fatto riferimento «con immensa tristezza ai grandi profitti delle industrie che in diverse parti del mondo fabbricano e commerciano armi sempre più sofisticate a danno di tante vittime innocenti. Il fratello procura la morte del fratello pur di arricchirsi, avendo fatto del denaro un idolo».
L’impegno lanciato ai fedeli comaschi dall’altare del Duomo è stato dunque quello di «accogliere ed ascoltare tutti, così che nessuno si senta estraneo, ma tutti valorizzati per i doni che possiedono e che ci trasmettono a prezzo anche di tante fatiche». Il cardinale ha infine espresso gratitudine nei confronti dei lavoratori, «in particolare quelli che svolgono servizi umili, tuttavia preziosi e indispensabili per il bene comune».
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