
Cronaca / Como città
Martedì 16 Settembre 2025
Gli “Illustri comaschi”: il libro in edicola
con “La Provincia”
Le biografie di 25 grandi uomini e donne accompagnate dai ritratti ritrovati nell’ex municipio. In abbinamento al giornale fino al 30 ottobre

I “padri nobili” di Como - dai Plini a Volta, passando per i Giovio (Paolo, Benedetto e Giovan Battista) - tornano a parlarci e a guardarci negli occhi.
Da oggi fino al 30 ottobre trovate in edicola con “La Provincia” , a 8,30 euro più il quotidiano, il libro che dedicò agli “Illustri comaschi” il patriota Luigi Dottesio nel 1847, in una nuova edizione, curata da chi scrive, con due importanti aggiunte: i ritratti ritrovati che di ciascuno di loro fece dipingere l’allora podestà di Como Tomaso Perti nella sede municipale di via Cinque Giornate, abbandonata pochi anni dopo (nel 1853) per l’attuale Palazzo Cernezzi; le biografie dello stesso Dottesio, straordinario contrabbandiere dei libri proibiti dagli austriaci, e di quattro comasche non sufficientemente considerate nella società del tempo (Teresa Ciceri, Giuditta Pasta, Candida Lena Perpenti e Giuseppina Bonizzoni).

Il volume è (ri)nato grazie alla collaborazione tra due associazioni cittadine, Sentiero dei Sogni e la Famiglia Comasca, con la complicità di New Press Edizioni. Alla vigilia delle battaglie risorgimentali fu pubblicato in sole 150 copie donate in primis ai consiglieri comunali per fargli prendere coscienza della gloriosa storia lariana di cui erano chiamati a rinverdire i fasti. Oggi, grazie alla distribuzione con “La Provincia”, si ritiene importante farlo arrivare a più persone possibile. Siamo nel bel mezzo tra le celebrazioni del bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio (2023-2024) e del bicentenario della morte di Alessandro Volta (nel 2027), quindi oggi più che mai valgono le parole con cui Dottesio chiosava la biografia dell’autore della “Naturalis Historia”, che siede al lato dell’ingresso del nostro Duomo: «Sarebbe degno dei lumi di questa età e della gentilezza dei presenti costumi crescer lustro alla patria nostra con un’opera che congiungesse l’età di questi due nostri grandissimi, Plinio e Volta». I comaschi di allora li omaggiarono ritrovando l’orgoglio per la propria storia, premessa fondamentale per liberare la città e unire l’Italia, e noi quali nuovi orizzonti sapremo dare a Como?
Questi gli altri grandi esponenti del “genius loci” lariano di cui Perti e Dottesio ci hanno tramandato il volto e la storia: il Poeta Cumano (Anonimo per antonomasia, il pittore dovette fare un bel volo pindarico per affrescarne il ritratto), Giacomo Porrata, Ambrogio De Orco, Paolo Cigalino, Giovanni Antonio Volpi, Giovanni Paolo Recchi, Antongioseffo Della Torre di Rezzonico, Ignazio Venini, Francesco Rezzano, Giuseppe Rovelli, Carlo Gastone Della Torre di Rezzonico, Ignazio Martignoni, Innocenzo XI e Tolomeo Gallio. Degli ultimi due sono, purtroppo, andati perduti i ritratti originali, mentre tutti gli altri risplendono dopo il restauro che ha fatto eseguire l’attuale proprietaria dell’ex sala consiliare, Laura Gandini.
Particolarmente toccante la figura di Tolomeo Gallio tratteggiata da Dottesio: uomo che nella Como vessata del XVI secolo, aprì una scuola per i meno fortunati. Non dobbiamo dimenticarci di celebrare anche lui nel 2027, quando cadranno i 500 anni dalla nascita.
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