Hub, ipotesi chiusura
Medici e farmacisti:
«Noi siamo pronti»

Como: per il 12 settembre la Regione prevede la conclusione della campagna vaccinale massiva. Letizia Moratti: «Presto un piano per la terza dose»

Il traguardo del 12 settembre, per la conclusione in regione delle vaccinazioni “di massa” è stato tracciato dal coordinatore della campagna in Lombardia Guido Bertolaso, durante la conferenza stampa convocata per fare il punto sulle somministrazioni.

La vicepresidente della Regione, e assessore al Welfare, Letizia Moratti ha poi aggiunto, in relazione all’ipotesi di un ulteriore richiamo: «Non abbiamo ancora indicazioni dall’Iss sulla terza dose ma, prudenzialmente, stiamo ragionando su un piano richiami, che non può prevedere centri massivi». Ma se dovesse essere confermata la necessità di somministrare la terza dose, si punta su «i medici di medicina generale, le farmacie, i piccoli centri e le imprese».

Camici comaschi pronti

Nel Comasco medici di famiglia e farmacisti sono pronti a rimboccarsi le maniche ed effettuare, oltre agli impegni quotidiani, anche i richiami del vaccino anti Covid. Ovviamente non ci sono ancora indicazioni concrete, ma di certo non ci saranno defezioni.

«Sono favorevole a questa evoluzione della campagna - ha affermato Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como - Il medico di famiglia è il naturale esecutore delle vaccinazioni». Non solo, è anche «il punto di riferimento per i pazienti», e ne conosce la storia clinica: «L’anamnesi è importantissima, e deve essere a carico del medico». Il numero uno dei medici comaschi ritiene quindi «giusto coinvolgere i medici del territorio», ritenendo che l’ideale sarebbe effettuare le vaccinazioni in «mini hub: strutture organizzate, per la conservazione e la distribuzione dei vaccini, ma soprattutto per la parte dell’osservazione dopo la somministrazione».

Ai nastri di partenza anche le farmacie: «Già ad agosto inizierà la fase sperimentale nelle prime due del Comasco - ha ricordato il presidente di Federfarma Como Attilio Marcantonio - per le altre che hanno aderito, e si parla di oltre 90 su 170, si dovrebbe partire a settembre». Già previsto, quindi, l’impegno per la somministrazione delle seconde dosi. «Noi siamo pronti», ha rimarcato. Nessun problema sul fronte della logistica, per la consegna delle fiale: «Per la distribuzione, siamo ben serviti dai nostri grossisti». Quindi, «è fattibile effettuare i richiami nelle farmacie».

Gli spazi per accogliere i vaccinati dopo la puntura «saranno gestiti dai singoli, comunque il tempo di osservazione è breve». Marcantonio punta poi l’attenzione sulla sicurezza, grazie a una «comunicazione diretta con Areu, per gestire eventuali emergenze». Importante sarà programmare con precisione il numero di prenotati per ogni giornata vaccinale: «Le fiale sono multidose, quindi deve esserci un numero congruo di persone».

Ancora ipotesi

Si è sempre nel terreno delle ipotesi, ovviamente. Non conoscendo i dati di coloro che saranno vaccinati per metà settembre (e dovranno ricevere la seconda dose) e non avendo certezze sulle decisioni per l’eventuale terza puntura. In ogni caso, «spero che ci coinvolgano nell’organizzazione», ha affermato Spata, ricordando l’impegno già profuso dai medici di famiglia nei grandi hub: «Non ci siamo mai tirati indietro».

E proprio per quanto riguarda i grandi hub, da tempo si indica il 15 agosto come la data di “chiusura” del centro a Villa Erba, con il trasloco delle vaccinazioni in via Napoleona ed eventualmente in via Castelnuovo.

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