I carcerati aggrediscono quattro agenti: «Al Bassone carenza d’organico dell’80% per il ruolo di sovrintendente»

Il fatto Due episodi: il primo all’interno del carcere,il secondo nel “repartino” per i detenuti in ospedale. Le aggressioni sono avvenute lo scorso venerdì

Quattro agenti della polizia penitenziaria in servizio al Bassone sono stati aggrediti venerdì da due detenuti, finendo tutti al pronto soccorso per i controlli e le cure del caso.

Secondo quanto ricostruito, un primo detenuto già protagonista di analoghi episodi nei giorni scorsi, avrebbe assalito un primo agente, colpevole soltanto di essersi trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato, quindi il collega, un ispettore, intervenuto in suo aiuto.

Più o meno nello stesso momento ma in tutt’altro luogo - vale a dire il “repartino” aperto all’ospedale Sant’Anna - un altro detenuto dava in escandescenze richiedendo non solo l’intervento della penitenziaria ma anche quello delle volanti della polizia. Così Dario Eposito, segretario generale del sindacato Uilpa Polizia penitenziaria: «La casa circondariale di Como sconta una carenza d’organico dell’80% rispetto al previsto in un ruolo chiave come quello di sovrintendente, di oltre il 50% per quanto riguarda una figura professionale cruciale nel sistema detentivo, ossia quello dei funzionari giuridici-pedagogici, che vive di carenze strutturali che sacrificano qualcosa dal punto di vista della sicurezza dell’operatore penitenziario».

«È necessario pertanto un intervento di quelle autorità che, a vario titolo, possono concretamente porre mano a queste carenze - prosegue il rappresentante sindacale -, tanto è dovuto se si vuol evitare che lo scotto di un sistema che presenta falle importanti passi quotidianamente sulla pelle degli uomini e donne in divisa che prestano servizio a Como».

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