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Scenari Istat: tra 25 anni in città solo 12mila ragazzi - A livello provinciale invariato il totale degli abitanti ma +71% di ottantenni e novantenni (saranno 80mila)
Tra 25 anni gli over 80 saranno il 70% in più rispetto a oggi, gli under 19 invece perderanno quasi dieci punti percentuali.
La bilancia demografica del nostro territorio pende sempre più dalla parte della terza età e sempre meno dalla parte dei giovani. Così certifica di nuovo l’Istat, l’istituto italiano di statistica ha calcolato le previsioni della popolazione residente nel 2050 e lo scenario considerato mediano stima un dato sostanzialmente stabile dei residenti complessivi nel Comasco mentre un calo significativo nel capoluogo, che potrebbe perdere il 4,3% degli abitanti, un fenomeno già in corso nell’ultimo lustro.
I dati più preoccupanti sono quelli relativi all’età della popolazione nel prossimo futuro. Infatti gli over 80 in provincia quasi raddoppieranno, passando dagli attuali 46mila a oltre 80mila, +71,8%. Questa fetta di cittadinanza è lecito pensare avrà bisogno di una maggiore assistenza sanitaria oltre che di una più larga copertura pensionistica. In totale gli over 75 secondo le previsioni dell’Istat aumenteranno del 60%, considerata la fascia tra i 65 e i 79 anni l’incremento sarà pari quasi al 20%.
Sempre a proposito di anziani gli over 95 oggi sono 1.934, una quota poco considerevole, invece nel 2050 raggiungeranno le 4.492 unità, si tratta dunque molto più che di un raddoppio.
Passando invece alle cifre in negativo sono gli under 19 a perdere maggiormente terreno, meno 8,2% nei prossimi 25 anni: passeranno da 100.966 residenti a 92.648. Guardando più nel dettaglio sono gli adolescenti a diminuire di più in assoluto, da 29mila a 23mila unità, mentre invece è interessante notare come l’Istat dopo anni di crollo delle nascite immagini una timida ripresa nella fascia che va da zero a quattro anni, da quasi 20mila bambini a 22mila.
Prevista in calo con ancora maggiore nettezza la fascia lavorativa compresa tra i 20 e i 64 anni, meno 12,8%, con possibili ricadute di tipo sociale ed economico. Diminuirà secondo le previsioni il numero di componenti per famiglia, con un maggior numero di anziani soli a casa, come pure di single senza figli.
Nel capoluogo infine si stima un calo significativo della popolazione complessiva, come accennato, tema già oggi attuale anche per i prezzi delle case alle stelle. In generale però i minorenni perdono meno terreno rispetto ai coetanei del resto della provincia, paga un prezzo maggiore invece l’età lavorativa, mentre l’invecchiamento della popolazione over 65 e over 80 è meno marcato seppur considerevole.
Si tratta comunque di stime, l’Istat ha pubblicato un modello previsionale sulla base dei dati aggiornati al 2024 «considerate le ipotesi evolutive riguardo la fecondità, la sopravvivenza media e la migratorietà nei diversi Comuni», il tutto confrontando le stesse proiezioni a livello regionale «secondo un approccio di ridistribuzione dall’alto verso il basso».
Difficile comunque immaginare scenari molto diversi, la platea dei comaschi anziani è da tempo in aumento, mentre è molto ridotta quella della prima infanzia, con sempre meno potenziali mamme in età da parto.
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