Il lago scende di trenta centimetri. Anche a Montorfano è allarme

’emergenza non ha colpito soltanto il Lario, situazione difficile nel piccolo bacino. I volontari preoccupati: alberi storici ormai in secca, ma c’è anche il problema dell’incuria

Un lago così non si era mai visto. La siccità colpisce anche il bacino del paese che sorge ai piedi del Monte Orfano, da cui deriva il nome del borgo. Gli ambientalisti dell’associazione montorfanese “L’Ontano”, che sono un po’ i guardiani del lago, descrivono una situazione preoccupante e desolante.

La siccità di questi mesi, unita alle ripetute ondate di caldo africano, sta asfissiando anche il bacino lacustre montorfanese. Il lago si alimenta con sorgenti interne e ciò rappresenta anche un bene perché fa soffrire meno il bacino montorfanese rispetto ad altri laghi, ma la sofferenza si vede.

Basta girare tra le sponde e i boschi litoranei, che compongono la Riserva naturale del lago di Montorfano, per accorgersi che la situazione è davvero preoccupante. I volontari, guidati dal presidente Matteo Scarso, sottolineano che «il lago è sceso come livello di circa 35, 40 centimetri rispetto al suo livello medio».

Non si assiste a fenomeni di ampio ritiro del lago, come a Como nella zona del Tempio Voltiano, ma la situazione non è rosea nemmeno a Montorfano. La spiaggetta in località Castano, dove ci sono ancora le vestigia del castano secolare, malato e caduto nel 2016 e lasciato a memoria del luogo, si è ampliata. Il castano ormai non giace nel lago, ma sulla spiaggetta.

Anche la zona della chiusa dell’unico emissario del lago mostra la sofferenza di questa stagione emblema della crisi climatica: la roggia che esce dalla zona di via Cantù e poi procede verso la Brughiera, nell’area della chiusa è completamente a secco. Per non parlare degli alberi storici che ormai hanno radici secche e non riescono più a attingere acqua. Una situazione davvero anomala per un anno in cui ha piovuto davvero pochissimo.

A questa situazione si aggiungono infatti i numerosi e reiterati abbandoni di rifiuti e atti di incuria e poco rispetto per la Riserva naturale del Lago di Montorfano. Se non basta avere rovinato la natura in decenni di emissioni e comportamenti contro l’ambiente, ci sono anche persone che non hanno alcuna cura della Riserva. (Simone Rotunno)

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