Ecco perché il meteo sbaglia le previsioni, la spiegazione dei meteorologi: «Un temporale si forma in 20 minuti»

Clima impazzito Eventi estremi anche nel Comasco, ma previsioni non esatte: sono tanti i fattori che incidono. I meteorologi concordi su un punto: «Fenomeni molto intensi su scala ridotta

Una giornata di sole (previsto) che si trasforma in grandinata (reale) o ancora pioggia data per assente che, in realtà, unita al vento scoperchia tetti, abbatte alberi e distrugge auto. Sono due fotografie di quanto accaduto nell’ultimo periodo sul nostro territorio. E allora la domanda, anche di diversi lettori, è una: come mai le previsioni meteo sono così sballate? Cosa sta succedendo?

La situazione spiegata dai meteorologi

A spiegarlo sono i meteorologi che si trovano, ogni giorno, a dover leggere e interpretare modelli matematici per cercare di tradurli in semplici icone visibili a tutti su App e siti web. In qualche caso, però, smentiti semplicemente guardando fuori dalla finestra. Le cause sono molteplici. Lorenzo Danieli, comasco, dell’ex centro Epson meteo spiega che in gran parte è una questione di «aspettative dei cittadini». «Le App - precisa - sono in un certo senso la rovina della meteorologia perché hanno abituato l’utente a guardare le previsioni orarie e questo è un inganno poiché, se si parla di temporali, non è possibile essere così precisi in condizioni normali. In realtà le previsioni meteo continuano a migliorare e i nostri modelli sono tra i più performanti del mondo, anche di quelli americani».

Qualcosa, però, è cambiato. «Cercando di fornire agli utenti indicazioni troppo puntuali - prosegue l’esperto - lo si abitua al fatto che si possa fare sempre. D’inverno, con situazioni più regolari, è più semplice. Ma quando si parla di temporali, soprattutto estivi, è tutto più complicato. Pensare che si possa prevedere quello che succederà sopra casa tua a una determinata ora è impossibile». Spiega inoltre che «in condizioni come quella attuale, in una zona di confine tra aria molto calda a altra più fredda si verificano fenomeni più estremi. Una cella temporalesca può crescere in 20 minuti e in un’ora complessiva un temporale nasce e muore» e che «se a Varese c’è il temporale, non è detto che arrivi a Como e oltre a questo i fenomeni più intensi sono anche molto locali, interessando micro zone». Che fare, quindi? Il consiglio è quello di «guardare pure la App preferita, ma magari leggere anche i testi e ampliare la zona di osservazione».

Il problema delle previsioni meno precise, secondo Federico Buscemi di 3bmeteo si ha «soprattutto in estate mentre in inverno, primavera e autunno le perturbazioni sono organizzate e, quindi, più facilmente prevedibili». Proprio in estate, come nelle ultime settimane, si hanno fenomeni più complessi: «C’è molta più energia in gioco - prosegue il meteorologo - e, con l’incremento della temperatura media, l’energia non fa altro che aumentare. I temporali risultano intensi e i fenomeni avvengono su scala più ridotta: il diametro di un temporale estivo può essere di un km quando le perturbazioni organizzate arrivano a mille. Con più i fenomeni sono su piccola scala, maggiori sono le difficoltà nelle previsioni».

E prosegue: «Noi proviamo ad essere il più precisi possibile, cercando dai modelli di attingere alle informazioni utili alla previsione: ce ne sono diversi e noi scegliamo quello più verosimile. Si può sbagliare, quindi. Stiamo cercando però di migliorare anche nella comunicazione della previsione incerta con il radar e anche con notifiche che avvisano se entro 30 minuti sono previsti fenomeni particolari».

Eventi meteorologici esplosivi

Buscemi fa presente che «la meteorologia non è una scienza esatta» poiché i fattori in gioco sono molteplici e, in estate, con tante variabili che possono portare «a eventi esplosivi». Infine precisa che «nel Nord Italia ci troviamo nel limbo tra l’aria africana e quella più fresca e ci aspetteranno altri fenomeni intensi».

Ci sono poi situazioni paradossali come quella accaduta ieri mattina alle 10.30: la nuovissima App con il radar regionale (radarLom) non segnava neanche una nuvola, in realtà si stava scatenando un violento temporale.

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