Il numero dei residenti del centro storico di Como è in calo. Le cause? Costi folli e turismo

Il dato Era una sensazione, ora i numeri la confermano. Diminuiscono i comaschi che abitano la città murata: «Ormai chi ha un immobile in zona preferisce affittarlo»

Sarà l’arrivo delle case vacanze, saranno i prezzi al metro quadro, sarà colpa della mancanza di parcheggi, ma la città murata e la zona a lago perdono sempre più residenti.

Si tratta, per ora, solo di una piccola inversione di tendenza, però fino al 2019 la zona di Como centro e Como ovest, l’ex circoscrizione 5 per intenderci, registravano un aumento, seppur contenuto, del numero di residenti. Da allora invece c’è stato un calo, sì ridotto, ma visibile. Si è passati da 11.636 abitanti a 11.278.

A leggere questi dati, la fonte è l’anagrafe del Comune cittadino, non si può comunque dire che il turismo e le centinaia di camere in affitto abbiano del tutto svuotato la città murata.

«No, ma sta per succedere – dice Lorenzo Spallino, ex assessore all’Urbanistica, nell’amministrazione Lucini – Dieci anni fa le case vacanze erano poche unità, ora solo in centro sono diverse centinaia. L’evoluzione non è ancora così chiara perché occorre attendere l’esito delle tante ristrutturazioni, mosse delle leve fiscali. Ma proprietari e affittuari vengono spinti fuori, ospitare turisti ha una convenienza ormai inarrestabile».

Se una camera per vacanzieri frutta più di 500 euro a settimana nessuno affitta più al mese la casa a dei lavoratori. Conviene andare ad abitare poco fuori e lasciare l’appartamento in centro ai turisti, alle tante agenzie che si propongono per gestire gli ospiti. Il nostro centro così diventa una vetrina.

«È un fenomeno già in corso – spiega Antonio Corbella, titolare dell’albergo Tre Re e membro del direttivo degli albergatori in ConfCommercio – basta passeggiare in centro d’inverno dopo le sei di sera. La città è vuota. Poi di colpo tra aprile e maggio ecco che compaiono tantissimi volti nuovi, facce sconosciute. Sia chiaro, il turismo va benissimo, ci lavoriamo, ma così il centro si spopola. Ormai qualsiasi comasco non vive più nel suo bilocale in città murata, lo affitta ai turisti e si sposta fuori».

Il noto parcheggi

Le singole camere date in affitto per vacanze brevi non implicano per forza la perdita del titolo di residenza. Quanto alle nuove famiglie che vorrebbero venire a vivere in centro occorre dire che l’aumento del prezzo al metro quadro, vicino ai 5mila euro, scoraggia anche l’acquisto.

«Sul centro storico però pesano anche altri problemi - ragiona Roberto Colombo, per ComoCasa Immobiliare – un dei principali fattori che orienta altrove i cittadini è la mancanza di parcheggi, di garage. Ci sono i pass per girare nella Ztl, sì, ma spostarsi è molto scomodo. A meno di prendere il treno per andare lavorare stando a ridosso di San Giovanni. E poi i rumori la notte, si pensi a piazza Volta, ci sono coppie che son scappate».

Città murata, che prezzi

Inoltre la città murata è ormai proibitiva: «È inaccessibile per il 99% delle persone. Gli affitti sono molto cari, per un trilocale si arriva a 1.800 al mese. Inoltre ai proprietari conviene più spesso guardare al turismo, agli affitti brevi. Quanto alle vendite siamo attorno a 5mila euro al metro quadrato, è molto. Come mercato resta una fetta di lusso, ma altrimenti in genere i nuovi arrivati comprano in altri quartieri della città. Infine c’è poco, poche case da proporre, in particolare in questo periodo - conclude Colombo - Con tagli molto piccoli, difficilmente gli appartamenti sono ampi».

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