Il piroscafo Patria si è arenato di nuovo. Mentre la Svizzera ne fa navigare cinque

Il confronto Le sorti nel nostro battello a vapore sono tornate nelle mani di Villa Saporiti. A circa 200 km i natanti nei primi del ’900 sono stati restaurati e si usano con successo

Separati da 200 chilometri scarsi, il lago di Como e quello di Lucerna (noto anche come lago “dei Quattro Cantoni”) rappresentano i due esempi calzanti dell’approccio diametralmente opposto per quanto concerne il recupero e la piena operatività dei battelli a vapore. E così mentre in riva al Lario le sorti del “Patria” sono tornate nelle mani di Villa Saporiti, sul lago di Lucerna, uno dopo l’altro, sono stati restaurati e restituiti a residenti e turisti ben cinque piroscafi a vapore, che portano i nomi di “Uri”, “Unterwalden”, “Schillfer”, “Gallia” e “Stadt Luzern”, tutti costruiti tra il 1901 e il 1928.

Inevitabile l’appeal turistico di questi cinque gioielli, con Svizzera Turismo che li ha rubricati come «la più grande flotta di battelli a vapore di un lago interno», facendo notare che «grazie a questi battelli a cadenza oraria possono essere raggiunte da Lucerna tutte le attrazioni ed i luoghi di villeggiatura che si affacciano sul lago».

Da segnalare che sul lago di Lucerna, dai primi anni ’70 è attiva l’associazione “Amici della navigazione a vapore”, che negli anni ha affiancato la locale Società di Navigazione - l’omologa della nostra NaviComo - nella promozione, ma soprattutto nel sostegno economico alla ristrutturazione dei piroscafi. Questa è una delle chiavi che ha permesso ai cinque piroscafi di essere oggi perfettamente efficienti e funzionanti.

Quindici in tutto

Sempre attraverso la cassa di risonanza di Svizzera Turismo si può ottenere il dato dei battelli a vapore presenti sul territorio federale. «Su otto laghi svizzeri ne sono presenti ben 15, a cominciare dalla flotta del lago dei Quattro Cantoni, che di battelli a vapore ne conta cinque», si legge in una nota promozionale. Altri quattro piroscafi a vapore si trovano sul lago Lemano, con una citazione romantica per il “Greif”, un piccolo battello a vapore che a tutt’oggi rappresenta un’attrazione storica e turistica sul lago di Greifen in Canton Zurigo.

E con la storia come filo conduttore non poteva mancare un accenno all’eroe per antonomasia della vicina Confederazione, quel Guglielmo Tell, che ha dato il nome al primo battello a vapore in servizio sui laghi svizzeri, salpato per il viaggio inaugurale il 18 giugno 1823. Una data a suo modo storica, tanto che le Poste Svizzere hanno celebrato questo bicentenario con un francobollo speciale.

Il “Rhone” del ’27

Per chi si fosse chiesto come questi piroscafi vengono restaurati, il primo riferimento diretto va al “Rhone”, un battello a vapore del 1927 in servizio sul lago Lemano che è tornato a navigare dopo un’accurato maquillage, costato circa 16 milioni di franchi, finanziati principalmente dai Cantoni Vaud, Ginevra e Vallese nonché dall’Ufficio federale della Cultura (dunque dal governo di Berna con 1 milione e 800 mila franchi) e dall’Association Des Amis des bateaux à vapeur du Léman, che ha raccolto quasi 3 milioni di franchi.

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