Il rebus dello stadio da adeguare per la A. Da Spezia a Udine: «Abbiamo fatto così»

Impianti sportivi Per il Sinigaglia servono interventi importanti per la massima serie - Altrove hanno scelto interventi “spacchettati”. C’è poi l’Atalanta, proprietaria del Gewiss

Il Como e i tifosi sognano la serie A, ma sognano anche uno stadio che sia all’altezza e, soprattutto, a norma per la massima categoria.

Il percorso verso il maxi progetto di riqualificazione completa del Sinigaglia sarà lungo e non si conoscono ancora le tempistiche, ora però c’è una certezza: è necessario correre per realizzare i primi lavori per rispettare i criteri infrastrutturali della Lega nazionale professionisti. Ma Como non è la prima città ad affrontare una sfida del genere. Ce ne sono altre che hanno fatto altrettanto, alcune con lavori “spezzettati” per non far traslocare la squadra. Per altre invece è stato necessario spostarsi, ma ora godono di stadi moderni, grandi e sicuri.

Lavori in corso all’Alberto Picco di La Spezia, che sta preparando una struttura da serie A anche se, al momento, la società è in piena lotta retrocessione verso la C: ad ogni modo, dopo due anni di deroghe, sono stati prima realizzati alcuni spicchi in curva per recuperare dei posti e, sul finire della scorsa stagione, è iniziato l’intervento per la nuova tribuna, ancora in corso. Per il prossimo campionato c’è anche l’intenzione di coprire la curva. A Udine, alla luce della convenzione per cui il Comune ha dato alla società in locazione lo stadio per 99 anni, l’Udinese sta sostanzialmente rifacendo lo stadio. Tenuta la tribuna centrale, sono state rifatte le due curve e i distinti avvicinati al campo, oltre alla copertura di tutti i settori.

Ora c’è l’intenzione di aprire anche dei negozi dedicati al food, ma non solo. Dopo anni di attesa, anche l’Atalanta ha uno stadio completamente rinnovato: si tratta di una struttura costruita a fine anni ’20, poi man mano completata. Intorno al 2000 si era pensato di fare un nuovo stadio con due progetti in una zona periferica, poi l’attuale presidente Antonio Percassi è tornato proprietario e ha deciso di procedere al restyling del Gewiss Stadium. Nel 2018 la società è diventata proprietaria dello stadio, pensando all’intervento massiccio che ha previsto la demolizione delle due curve e ricostruzione, oltre alla ristrutturazione della tribuna. L’opera è partita nel 2019 e, al momento, mancano solo i lavori della curva ospiti che si concluderanno a fine agosto. A quel punto l’Atalanta avrà uno stadio da 25mila posti totalmente al coperto, in posizione semicentrale. Il fatto che la struttura sia di proprietà della società – una delle pochissime in Italia – ha certamente agevolato anche se l’investimento è stato altissimo.

Emblematico il caso della Spal che, dopo la corsa dalla C alla A con doppio salto di categoria tra il 2015 e il 2018, ora si ritrova in C ma con uno stadio che fa invidia. I passaggi di ristrutturazione del Paolo Mazza hanno seguito l’andamento della squadra: partendo da una restituzione di decoro del settore ospiti e della gradinata prima della B, con adeguamento ai nuovi standard, sono poi stati fatti importanti lavori per la capienza arrivando agli attuali 16mila posti. Ora lo stadio è nuovo e totalmente coperto, tanto da ospitare eventi, partite della Nazionale under 21. Un punto di riferimento come, sperano i tifosi comaschi, potrebbe diventare il Sinigaglia in un futuro non troppo lontano.

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