Cronaca / Como città
Martedì 16 Dicembre 2025
«Malati nei corridoi come bestie»
Politica e sanità: sindaco offensivo
Le parole di Rapinese In un video: «Anziani abbandonati, ma i partiti si indignano per i ciliegi». Negretti (Lega): «Meschino». Bottone (FI): «Responsabilità sue». Asst: «Toni non adeguati a un’istituzione»
Ciliegi o peri? La domanda, secondo il sindaco Alessandro Rapinese, riflette uno squilibrato senso delle priorità dei suoi avversari politici sul territorio. «Anziani malati abbandonati per giorni nei corridoi degli ospedali invece non meritano la loro indignazione», scrive il sindaco sui social in un attacco che ha suscitato indignazione tra i politici apertamente citati nel video pubblicato e negli ambienti sanitari comaschi.
Le accuse
«Persone malate lasciate per giorni come bestie nei corridoi di un ospedale. Ma i partiti comaschi fanno battaglie politiche sui peri»
«Mi preme far notare però che per persone malate lasciate per giorni come bestie nei corridoi di un ospedale... per i partiti comaschi ripiantumare una strada con dei peri dopo che si è pure espressa la Soprintendenza, merita una battaglia politica. Ma ai partiti comaschi i peri non piacciono e per loro questa è divenuta una battaglia politica da combattere fino all’ultimo respiro!».
Scrive ancora Rapinese nel video in cui sostiene che di fronte a urgenze come quella che dice essere in corso negli ospedali - cita un servizio sul pronto soccorso del Sant’Anna mandato in onda il 13 dicembre - i politici comaschi si preoccupano della difesa dei ciliegi. Nel mirino del video il coordinatore provinciale e consigliere regionale di Forza Italia, Sergio Gaddi, mostrato in foto con l’assessore regionale al Territorio e ai Sistemi verdi, Gianluca Comazzi, durante un sopralluogo in via XX Settembre. E poi ancora Daniele Valsecchi, segretario cittadino del Pd, e Elena Negretti, segretaria cittadina e consigliera comunale della Lega.
«Ha il potere di occuparsene»
«Un goffo, triste e offensivo tentativo malriuscito da parte per distogliere l’attenzione da temi di sua competenza - commenta Negretti -. Pur di non rispondere alle richieste dei cittadini specula meschinamente sul tema della sanità, offendendo senza eccezioni gli operatori sanitari che si prodigano ogni giorno con grande fatica, per rispondere alla richiesta di salute degli ammalati. Le istituzioni dovrebbero proteggere la sanità pubblica e i suoi lavoratori, non aggredirli». Luigi Bottone per Forza Italia sottolinea come sia proprio il sindaco «l’autorità sanitaria locale» e ne elenca svariati poteri: «Può intervenire su emergenze sanitarie, igiene pubblica e organizzazione dei servizi sanitari territoriali, può emanare ordinanza urgenti e vigila sulla qualità dei servizi e il rispetto dei livelli essenziali di assistenza, collaborando con Asl e Regione, può vigilare sulla regolarità degli ambulatori, laboratori e strutture per le norme igienico-sanitarie, coordina l’integrazione tra servizi sanitari e sociali, specialmente per anziani, disabili e cronici». In sostanza secondo Bottone il sindaco sarebbe corresponsabile dei problemi che evidenzia. Un paradosso che Vincenzo Falanga di Nova Como riassume così: «Se l’amministrazione non è capace di risolvere le complesse questioni cittadine, è meglio tacere».
Dal sindaco toni «inadeguati e offensivi».
Filtra anche dagli ambienti dell’Asst Lariana non poco fastidio, dopo le polemiche relative al discusso taglio dei ciliegi di via XX settembre, alle quali il primo cittadino Alessandro Rapinese ha ribattuto attaccando il servizio sanitario. In particolare, ha detto il sindaco, verso coloro che si indignano per gli alberi e non per «le persone malate lasciate per giorni come bestie nei corridoi di un ospedale».
L’Asst risentita: «Anche in situazioni di particolare complessità garantiamo assistenza, sicurezza e dignità di cura»
L’azienda socio sanitaria territoriale Lariana assicura di essere «costantemente impegnata a garantire ai pazienti assistenza, sicurezza e dignità di cura». «Anche in situazioni di particolare complessità – scrive l’Asst attraverso una nota - vengono adottati, con gli strumenti disponibili, tutti i correttivi e le misure possibili per rispondere ai bisogni assistenziali di pazienti, familiari e cittadini». Peraltro anche ieri è stata una giornata complicata al Pronto soccorso del Sant’Anna, con circa cento pazienti presenti tra la sala d’attesa e gli ambulatori per i controlli e le cure. Un record stagionale, siamo vicini al piccolo influenza. «Non spetta quindi all’azienda entrare nelle polemiche politiche che nulla hanno a che fare con le attività sanitarie proprie della Asst – scrivono sempre i vertici dell’azienda ospedaliera - Spiace invece constatare che un’istituzione politica ricorra a toni inadeguati e offensivi nei confronti di chi vi opera con professionalità 24 ore su 24 e tutti i giorni dell’anno».
I medici di emergenza urgenza: «Qui gente che lavora»
E dopo le parole del sindaco, si sono risentiti anche i medici per l’emergenza urgenza. Sul video di Alessandro Rapinese prende posizione Simeu, la società italiana dei medici di emergenza urgenza. «Un conto è discutere seriamente dei reali problemi dei Pronto soccorso – spiega Alessandro Riccardi, presidente di Simeu oltre che direttore di Pronto soccorso – delle tante esigenze e delle cose che non vanno, dalla mancanza di personale a quella di posti letto. Un conto è affermare che i sanitari e le strutture dentro a cui lavorano abbandonano dei pazienti magari anziani per giorni e li trattano come bestie. Un fatto che, posso garantire per i nostri medici, nessuno permetterebbe mai. Difendo la categoria, facciamo questo difficile lavoro per vocazione». «Non capisco cosa centra con i ciliegi - dice Enrico Giuseppe Rivolta, medico membro dell’Ordine di Como e referente del sindacato autonomo dei medici Snami – mi pare pretestuale prendersela con i Pronto soccorso. Spendendo parole non belle nei confronti di chi ci lavora».
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