Il turismo in città
Prime prenotazioni
e gli hotel riaprono

Finalmente ecco i visitatori. Cautela tra gli albergatori: «Ma qualche segnale c’è». E cominciano ad arrivare anche richieste dall’estero

Aprire lentamente, con coraggio e così venire ripagati dai primi turisti. Perché sì, a Como, i visitatori timidamente arrivano e prenotano: italiani e anche stranieri. Niente cifre da capogiro, però piccoli segnali da tenersi stretti.

Segnali di speranza

Lo si registra ad esempio al Villa Flori; il primo della società Lario Hotels ad aprire venerdì prossimo. «Qualche segnale c’è» conferma Cristina Zucchi, general manager del gruppo guidato dal presidente Bianca Passera e dall’amministratore delegato Luigi Passera. «Abbiamo puntato su questa struttura per ripartire, ha tutte le camere vista lago e con i balconi, un plus per la clientela. Ci chiamano italiani, ma anche svizzeri e in generale europei». Del resto, si può contare su ulteriori sensazioni positive, quelle offerte dall’apertura del ristorante del Terminus: «Da venerdì scorso sì, e siamo contenti, sono arrivati comaschi, milanesi». La voglia di normalità si respira e si accolgono le prenotazioni delle camere per le prossime settimane, per soppesare poi la gradualità delle altre riaperture.

L’albergo “Il Loggiato dei Serviti” è ripartito dalla scorsa settimana e, spiega Francesco Galdini, «negli ultimi due, tre giorni si sta muovendo qualcosa, ad esempio abbiamo avuto tedeschi e francesi tra sabato e domenica, poi uno svizzero ha chiamato per il 10». Viaggi già possibili per lavoro e intanto una goccia dietro l’altra sprona a credere che i numeri cresceranno. «Arriveranno ancora due tedeschi domani (oggi, ndr), abbiamo ricevuto anche prenotazioni da italiani e da un connazionale che abita in Lussemburgo». La clientela qui è soprattutto europea e c’è la speranza che riaperte le frontiere il movimento cresca.

L’hotel “Le Due Corti”, è aperto già dal 18 maggio. «Ci vuole coraggio, la prima settimana avevano cinque, sei pernottamenti - spiega la direttrice Monica Piccinno - la seconda dodici, tredici. Facciamo parte della catena Saint Jane e tutte le strutture sono già in funzione. Per settimana prossima, abbiamo almeno una camera prenotata ogni giorno. Per sabato 20 abbiamo sei camere prenotate». Intanto si muove anche luglio. Una differenza si vede: solitamente si dà la caccia alle tariffe più basse, che non sono rimborsabili. Adesso il 95% riguarda quote più elevate, ma che possono essere restituite.

Ripresa lenta

Anche le strutture di B&B Hotels sono aperte da maggio. Il Como City Centre, ad esempio, sta avendo riscontri dal corporate locale, quindi sempre turismo di affari: «È una ripresa lenta soprattutto dovuta al fatto che Como è una città che lavora principalmente con il mercato internazionale. Con la riapertura delle frontiere la struttura è pronta ad accogliere i suoi ospiti, forti anche delle misure di sicurezza che tutte le strutture del gruppo hanno messo in atto. È stato infatti realizzato un protocollo di sanificazione dedicato, in collaborazione con BCO Consulting e Rentokil-Initial Italia, che prevede la messa in sicurezza di tutti gli ambienti e si accompagna ad un dettagliato processo operativo sviluppato a tutela degli ospiti e dello staff».

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