Il dibattito: «Il turismo soffre, ridateci i Balocchi»

Como Il presidente degli albergatori: «I numeri parlano chiaro, senza la kermesse gli hotel hanno meno ospiti». Si salvano soltanto le strutture di fascia alta. Amici di Como: «Siamo a disposizione del Comune per il Natale 2024»

Gli albergatori di Como chiedono indietro, a gran voce, gli eventi del passato legati alla Città dei Balocchi. A loro giudizio la versione natalizia voluta dal sindaco Rapinese non aiuta il turismo. Anzi.

La premessa fatta dai rappresentanti della categoria, in ogni caso, è che nessuno intende fare polemiche, anzi al contrario l’obiettivo è dialogare in maniera costruttiva soprattutto per progettare il futuro. Però i conti sono chiari e il bilancio degli arrivi per Natale scontenta il mondo ricettivo che a Como vive - ovviamente - di turismo e che gli eventi aiutano l’arrivo dei turisti.

«La piazza è vuota»

«È un dato di fatto, senza la Città dei Balocchi ci siamo fortemente indeboliti – spiega Luca Leoni, il presidente degli albergatori comaschi – Posso capire che in passato tanti residenti non amassero l’eccessivo caos e il traffico. Ma il ritorno per gli alberghi, le case vacanza, i commercianti e i ristoratori era estremamente importante. Adesso (dice mentre parla al telefono ndr) mi trovo davanti al Duomo, è il 20 dicembre e la piazza è mezza vuota. È una questione di economia e di lavoro. Dobbiamo capire che la bellezza del lago non basta per attrarre migliaia di turisti. Senza degli eventi curati nel capoluogo tutto il Lario va in sofferenza, anche Cernobbio. Dobbiamo riprendere il filo che si è spezzato cercando di unire tutto il territorio. Avere interrotto le manifestazioni natalizie con il Covid prima e con l’attuale ridimensionamento deciso dal Comune ha interrotto la movimentazione dei turisti».

Si salvano gli alberghi di fascia alta, dopo un’estate eccezionale hanno vissuto un buon mese di novembre e a Capodanno sono pieni. Fatica invece l’offerta più economica, le case vacanza, il danno è grave per i ristoratori e per una parte del commercio che vive sul passaggio.

«A gran voce chiediamo che la Città dei Balocchi torni nella sua sede originale – dice ancora Leoni – è l’unico volano per destagionalizzare davvero il turismo tutto l’anno senza pause. Per noi era un biglietto da visita, una forma di pubblicità positiva, uno strumento per raccogliere le prenotazioni. Dobbiamo tornare a reinvestire. Un tempo avevamo un calendario fitto di eventi, serate, giochi per bambini, adesso l’offerta è scarsa. Gli storici organizzatori erano capaci di innovare ogni anno creando attrazioni di livello. Proposte che infatti sono state copiate da altre città, per esempio quest’anno da Lecco che con le stesse luci sta riscuotendo un buon successo. Ripeto, senza polemiche vorremmo da subito immaginare con il Comune di Como un Natale 2024 più bello e più vivo insieme alla Città dei Balocchi e agli Amici di Como».

Gli amici di Como

Nell’associazione Amici di Como si respira un po’ di delusione. «La Città dei Balocchi ce l’abbiamo nel cuore – dice Silvio Santambrogio, ex presidente del gruppo di imprenditori – la manifestazione è nata e cresciuta a Como tanto da diventare un modello per altre città. Quest’anno siamo dispiaciuti. Sono sicuro che gli Amici di Como sono a disposizione del Comune al 100% per rilanciare il Natale nel 2024».

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