“Illustri comaschi”, ultimi giorni con La Provincia

Il libro in abbinamento al giornale fino al 30 ottobre. Le biografie di venticinque personalità da Plinio a Volta e le foto dei ritratti del 1847 ritrovati nell’ex municipio. Il 1° novembre una visita ai dipinti dal vivo

I consiglieri comunali del Risorgimento si dovevano sentire decisamente responsabilizzati a prendere le decisioni per il futuro di Como sotto lo sguardo vigile dei Plinii, di Paolo Giovio e di Alessandro Volta, ed essendo consapevoli di quello che essi avevano fatto per la città e per l’umanità: tra le altre cose, la prima enciclopedia, la prima scuola e la prima biblioteca di Como, il primo museo della storia e la pila che ha proiettato il mondo nella modernità...

Sì, perché il libro sugli “Illustri comaschi” che trovate in edicola con “La Provincia” ancora per una decina di giorno, fino al 30 ottobre, era stato pubblicato nella versione originale a dicembre del 1847 per essere donato ai consiglieri comunali, in modo che conoscessero nel dettaglio i padri della nostra “piccola patria”, i cui ritratti erano stati da poco dipinti nella sala consiliare per volontà del sindaco (allora si chiamava podestà) Tomaso Perti. Lo spiega bene nell’introduzione l’autore Luigi Dottesio, all’epoca vice segretario comunale e quattro anni dopo martire della libertà di stampa, impiccato a Venezia per aver editato on Svizzera e “contrabbandato” in Italia i libri proibiti dal regime austriaco: «Bello e santo - scrive - fu certamente il pensiero di far rivivere la memoria de’ cittadini di Como che più coll’ingegno o colla mano si resero segnalati, e di collocarne l’effigie dove il senno de’ padri della patria si raccoglie per mantenerne ed accrescerne l’agiatezza e la gloria, per le quali a niuna è seconda fra le lombarde sorelle. Stimai quindi che non inopportuno tornar potesse, quasi a compiere sì bene immaginato proponimento, il ricordare brevemente quel tanto di ciascuno di questi chiari uomini, che più importi a sapersi o della vita, o degli scritti o delle opere onde vanno famosi».

Nella nuova edizione del volumetto, curata da chi scrive, le venti biografie originali sono accompagnate dai ritratti ritrovati nella vecchia sede municipale di via Cinque Giornate, abbandonata pochi anni dopo la Prima guerra di indipendenza (nel 1853) per l’attuale Palazzo Cernezzi. Oggi la sala consiliare è il soggiorno di una signora, Laura Gandini, che, per fortuna, si è presa cura degli affreschi dei comaschi illustri e li ha fatti restaurare. Inoltre, ho aggiunto altre cinque biografie di persone che per diverso motivo non sono state inserite nel testo ottocentesco: lo stesso Dottesio e quattro comasche non sufficientemente considerate nella società del tempo (Teresa Ciceri, Giuditta Pasta, Candida Lena Perpenti e Giuseppina Bonizzoni).

Verso le celebrazioni voltiane

Il volume è (ri)nato grazie alla collaborazione tra due associazioni cittadine, Sentiero dei Sogni e la Famiglia Comasca, con la complicità di New Press Edizioni. Alla vigilia delle battaglie risorgimentali fu pubblicato in sole 150 copie, donate, come detto, in primis ai consiglieri comunali per fargli prendere coscienza della gloriosa storia lariana di cui erano chiamati a rinverdire i fasti. Oggi, grazie alla distribuzione con “La Provincia”, cerchiamo di farlo arrivare a più persone possibile. Siamo nel mezzo tra le celebrazioni del bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio (2023-2024) e del bicentenario della morte di Alessandro Volta (nel 2027), quindi oggi più che mai valgono le parole con cui Dottesio chiosava la biografia dell’autore della “Naturalis Historia”, che siede al lato dell’ingresso del nostro Duomo: «Sarebbe degno dei lumi di questa età e della gentilezza dei presenti costumi crescer lustro alla patria nostra con un’opera che congiungesse l’età di questi due nostri grandissimi, Plinio e Volta». I comaschi di allora li omaggiarono ritrovando l’orgoglio per la propria storia, premessa fondamentale per liberare la città e unire l’Italia, e noi quali nuovi orizzonti sapremo dare a Como?

Per chi ha apprezzato il volume sugli “Illustri comaschi” in edicola con “La Provincia”, il 1° novembre si segnala un’occasione eccezionale per vedere dal vero i ritratti dei protagonisti del libro nell’ex palazzo municipale di via Cinque Giornate.

Tra le attività collaterali della mostra “La Collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo”, importante rassegna organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Como e dai Musei Civici in Pinacoteca, la mattina di sabato 1° novembre è prevista la passeggiata creativa “Gli illustri comaschi da Giovio al Risorgimento”, curata dall’associazione Sentiero dei Sogni, che si concluderà proprio con una visita alla sala consiliare dei tempi risorgimentali, grazie alla disponibilità della proprietaria - Laura Gandini - di quello che oggi è un appartamento privato.

Il ritrovo sarà alle 10 in Pinacoteca (via Diaz 84), dove comincerà il percorso con una visita guidata alla mostra sui ritratti rimanenti del primo museo della storia, quello di Paolo Giovio, condotta dal curatore Bruno Fasola. La passeggiata terminerà, come detto, con la prima apertura al pubblico dell’ex municipio di via Cinque Giornate, dove sono conservati diciotto ritratti degli “Illustri comaschi” fatti dipingere nel 1847 dal podestà Perti. Info e iscrizioni (obbligatorie) attraverso il sito http://sentierodeisogni.it/eventi).

La passeggiata sarà condotta da chi scrive. Questo venerdì realizzeremo anche un incontro sugli illustri comaschi per grandi e bambini (quelli narrati nel libro “Pigo. Sette storie in riva al lago di Como”, ed. Carthusia) alle 20.45 nella sala consiliare del Comune di Grandate (via Como 12). Ingresso libero.

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