Cronaca / Como città
Lunedì 15 Dicembre 2025
Influenza, settemila comaschi a letto. Appello a vaccinarsi per anziani e fragili
L’emergenza Con un’incidenza di 14,3 casi per mille assistiti, la nostra zona vicina al picco. Sovraffollamento del Pronto Soccorso: aggiunti 15 posti alla degenza chirurgica
Più di 7mila comaschi a casa con la febbre in una settimana, il Sant’Anna apre 15 posti letto. Nell’ultima settimana l’incidenza delle infezioni respiratorie acute, causate tra i tanti virus soprattutto dall’influenza tradizionale, ha subito un forte aumento dei casi nel nostro territorio, passando da 11,6 a 14,3 casi ogni mille assistiti. Non manca molto a raggiungere il picco, che in Lombardia negli scorsi tre inverni è oscillato tra i 17,5 e i 18,5 casi ogni mille. Sono già largamente diffusi i virus nella prima infanzia, 38,2 casi ogni mille tra zero e quattro anni, in netta salita i contagi tra i 5 e i 14 anni, da pochi giorni nell’età lavorativa e tra gli anziani le patologie di tipo respiratorio e influenzale sono più frequenti rispetto alla curva del 2024.
In ospedale
E così il nostro principale ospedale, con il Pronto soccorso sovraffollato, da oggi aggiunge 15 letti sette giorni su sette alla degenza chirurgica. «In concomitanza con le festività c’è un calo fisiologico dell’attività chirurgica in elezione, legato anche alla ridotta presenza di pazienti che optano per ricoveri non urgenti in tali periodi - osserva il direttore sanitario dell’Asst Lariana Brunella Mazzei - con l’occasione rinnoviamo l’appello a vaccinarsi. I pazienti più fragili e gli anziani devono proteggersi ed essere protetti. Il maggior tasso di ospedalizzazione è legato a persone con più di 65 anni e il 50-70% dei ricoveri per influenza coinvolge proprio i pazienti anziani, così come il 70-85% dei decessi legati a questa malattia, purtroppo anche il virus influenzale in alcune situazioni può essere letale».
Per ora sono già più di 40mila i comaschi influenzati da inizio ottobre, la proiezione statistica è fatta sulla base dei test effettuati dai medici sentinella che inviano alla rete regionale i campioni. Oltre all’influenza classica occorre dire che in autunno erano più presenti i virus para influenzali senza dimenticare il Covid. «È stata in questi giorni segnalata una variante dell’influenza tradizionale – spiega Elena Pariani, docente dell’università degli Studi Milano e responsabile della rete “influnews” - che potrebbe anticipare il picco dei contagi entro l’anno e prolungare, come successo in altri Paesi, la stagione anche nel primo periodo del 2026». Niente paura, gli allarmismi sono inutili, come detto il miglior modo di affrontare i consueti virus di stagione è fare la vaccinazione. E’ ancora possibile, oltre che gratuito, prenotare un appuntamento, ad ora sono circa 120mila i comaschi che hanno deciso di mettersi così al riparo dall’influenza. Si può fare in farmacia e ai centri vaccinali come via Napoleona tramite l’app Prenota salute, oppure dal medico e dal pediatra. Gli esperti suggeriscono di fare il vaccino senza aspettare l’arrivo del Natale.
Medici di famiglia
Proprio i medici di famiglia garantiscono che chi si è fatto vaccinare può incappare al massimo in qualche più blando sintomo. I medici di medicina generale per meglio diagnosticare le infezioni attendevano a inizio mese l’arrivo dei nuovi multi tamponi. Strumenti per rilevare in tempo reale non solo l’influenza, ma anche il Covid o il virus sinciziale con un singolo test, una iniziativa utile anche a monitorare la situazione su tutto il territorio. La fornitura indetta però a livello regionale da Aria è purtroppo andata per le lunghe.
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