
Cronaca / Como città
Sabato 29 Marzo 2025
La battaglia per i vertici della Lilt: ricorso bocciato, il voto è stato regolare
La vertenza I soci tesserati in extremis non avevano potuto esprimersi. In sede arrivarono i carabinieri. Per il giudice non era obbligatorio accettarli
Como
Le elezioni della Lilt di Como si sono svolte regolarmente.
Si è forse chiusa la vicenda che aveva alimentato grandi polemiche a dicembre per quel voto contestato necessario per il rinnovo delle cariche della Lega italiana per la lotta ai tumori, storica associazione comasca. Il tribunale di Como ha respinto le richieste dei ricorrenti, ovvero l’altra lista che si candidava a guidare i volontari impegnati nella prevenzione delle neoplasie. C’è ancora lo spiraglio del ricorso, ma non è detto che la controparte, da cui filtra delusione, voglia di nuovo affidare le carte ai legali.
La vicenda
Ricapitolando, pochi giorni prima del termine per le candidature lo specialista dell’ospedale Sant’Anna Alberto Pierini, insieme a parte della dirigenza della sezione comasca, ha portato a fare l’iscrizione alla Lilt circa duecento persone. Così da avere un buon numero di sostenitori che potessero votare alle elezioni indette a inizio dicembre. Ma i nuovi soci arrivati poi a votare alla sede di via Venti Settembre non sono stati ammessi alle urne. Non senza proteste, data la tensione erano perfino intervenuti i carabinieri. Il direttivo uscente, rappresentato dall’esperto senologo Giorgio Maria Baratelli, non ha ammesso al voto i nuovi soci perché prima occorreva riconoscerli formalmente attraverso la convocazione del consiglio, organo che però non è stato convocato in quei giorni.
Il tribunale a riguardo di questa scelta parla di «discrezionalità», il precedente direttivo insomma poteva anche non riconoscere i nuovi tesserati, non si trattava di una incombenza stringente. E dunque alla fine l’altra lista (risultata perdente alle urne per 458 voti a 223), non ha ribaltato l’esito delle elezioni davanti ai giudici. In via marginale ha ottenuto solo la cancellazione della contestata rielezione di Caterina Bongiasca, divenuta vice della Lilt, perché già al terzo mandato. Baratelli comunque dopo le elezioni si è dimesso, pur avendo ancora adesso un impegno nell’associazione. Poco dopo le elezioni la Lega per la lotta ai tumori ha così nominato presidente Luciano Ferrara, un professionista comasco non del campo medico.
No comment
L’udienza si è tenuta il 10 marzo, mentre il dispositivo risale al giorno 13, come confermato dagli avvocati che hanno seguito la vicenda. Nessuna delle parti, contattate telefonicamente, ha però voluto esprimersi sull’esito.
Occorre infine precisare che la significativa partecipazione al voto era certo forte di un grande numero di tesserati, diverse migliaia. Ma in genere solo pochi soci aventi diritto di voto si recano davvero alle urne per rieleggere gli organi rappresentativi, la stragrande maggioranza degli iscritti alla Lilt sono solo pazienti che fanno la tessera per sottoporsi poi a controlli e visite, senza vivere i lavori dell’associazione dall’interno. Ed invece anche la contrapposizione delle due liste aveva portato in sede molti tesserati.
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