La Croce rossa verso il voto, ma sui candidati è già lite

Espulso un volontario L’elezione di un nuovo presidente, che si spera possa rappresentare il superamento della crisi interna, è prevista per maggio

Il Comitato di Como della Croce rossa, sperando di riuscire a superare la crisi, si prepara ad eleggere un nuovo presidente a maggio. Volontari e dirigenti però sono già ai ferri corti: un gruppo di espulsi promette di mettere di mezzo gli avvocati.

I soccorritori attendono di sapere dal tribunale fallimentare di Como se il percorso messo nero su bianco per saldare parte dei debiti maturati dalla vecchia gestione verrà o meno approvato. Così fosse, il comitato potrà andare al voto per eleggere il nuovo direttivo, che manca ormai da anni. Da tempo infatti il comitato è commissariato, oggi alla guida dei volontari e dipendenti comaschi della Cri c’è Alberto Piacentini, inviato due autunni fa da Roma per sistemare i bilanci in rosso. Solo che a pochi mesi dalle elezioni nel comitato ci sono non poche tensioni.

«Dopo essere stato sospeso un mese per aver protestato e criticato i vertici del comitato – racconta Michele Di Donfrancesco, da quasi trent’anni impegnato in Croce rossa – mi hanno escluso dai volontari. Mi contestano di aver fatto meno turni rispetto al minimo sindacale, una regola mai fatta rispettare. Io comunque quei turni in realtà li ho fatti, nella prima parte dell’anno ne ho fatti tantissimi. La verità è che io e altri 15 volontari siamo stati messi da parte in vista delle elezioni del comitato, elezioni alle quale però intendo candidarmi».

Gli esclusi si sono come detto rivolti a dei legali e promettono battaglia. «Il 19 maggio si vota nei comitati di tutta Italia, le sorti di Como dipendono dal tribunale e dal percorso di risanamento che abbiamo presentato – dice Piacentini – Quanto alle esclusioni decise esiste una regola e occorre rispettarla, punto. Bisogna fare un numero di turni minimi, pena le dimissioni. E del resto mi pare strano che una persona che non partecipa attivamente alla vita del comitato voglia candidarsi».

Un altro possibile candidato alla guida del comitato di Como è Paolo Beretta, altro storico soccorritore comasco. Quanto al concordato atteso in tribunale una risposta è attesa a giorni, poi però c’è una parentesi di tempo utile alle repliche e alle convocazioni perciò, spiegano dalla Croce Rossa, si arriverà al dunque forse entro fine mese.

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