La Regione: «Entro una settimana
l’sms per il vaccino agli over 80»

Il direttore generale del Welfare sui ritardi: «Appuntamenti fissati per quasi tutti entro pochi giorni. Entro aprile concluderemo tutte le somministrazioni»

Tantissimi anziani si sono prenotati per ricevere il vaccino ma, ancora, non hanno ricevuto alcun sms con l’appuntamento. E, intanto, c’è chi si è preso il Covid aspettando e si trova ora ricoverato in gravi condizioni.

Come se non bastasse, a livello regionale, Como è tra le province con il tasso più basso di vaccini somministrati a over 80 (in totale sono circa 44mila). « In alcune zone della Lombardia - spiega Giovanni Pavesi, direttore generale del Welfare di Regione Lombardia - le percentuali sono molto soddisfacenti. A Sondrio siamo quasi alla conclusione e a livello regionale siamo oltre il 35%. In alcune aree, tra cui Como, dobbiamo recuperare. Voglio però rassicurare tutti: chi ha dato l’adesione verrà chiamato e nessuno verrà dimenticato. Verranno chiamati tutti. Stiamo facendo in modo che nell’arco di una settimana, alla maggior parte arrivi l’sms con l’appuntamento, anche se la data fosse tra qualche settimana in modo da tranquillizzare le persone».

«Poche dosi disponibili»

Sui motivi per cui la campagna sta procedendo a ritmi più lenti, soprattutto nella nostra zona, il numero uno dell’assessorato regionale, parla di «un tema oggettivo» e, cioè, che «di vaccini Pfizer in magazzino ce ne sono pochissimi, quelli che ci sono si stanno utilizzando, ma purtroppo le consegne carenti non consentono di soddisfare tutti i bisogni». Il farmaco prodotto da Pfizer-Biontech è stato somministrato agli operatori sanitari, ad ospiti e personale delle case di riposo e agli over 80 e richiede due dosi nell’arco di 21 giorni. Proprio per la riduzione delle forniture e per evitare di trovarsi scoperti, gli ospedali che gestiscono le vaccinazioni tengono una scorta pari al 30%.

Dalla Regione filtra poi che nel Comasco il numero di case di riposo è, in proporzione, più alto rispetto ad altre province e, anche questo, avrebbe quindi inciso.

Tra le lamentele che arrivano da chi è più in là con gli anni, anche la mancanza di chiarezza sulle fasce di età che vengono chiamate per prime. Ci sono, ad esempio, casi di novantenni in attesa della somministrazione e persone che, invece, hanno appena compiuto 80 anni, che hanno già ricevuto la prima dose. Il motivo? «Ci sono diversi fattori e dipende anche dalle zone di residenza. Si cerca di mandare le persone nei punti vaccinali più vicini, anche se su questo riconosco che ci sono stati dei problemi». Proprio il portale gestito da Aria (società regionale) ha visto sms inviati in ritardo o mandati e poi cancellati, oltre alla convocazione di un numero di persone di molto superiore al previsto e, ancora, persone mandate a distanza di diverse decine di chilometri per ricevere il vaccino. Disservizi sui quali anche Guido Bertolaso, consulente scelto dall’assessore Letizia Moratti, si era scusato oltre ad aver attaccato la società regionale. 

«Entro aprile finiamo»

Ma quando gli over 80 saranno tutti al sicuro? «I numeri sono in crescita dappertutto - conclude il direttore generale - e si sta accelerando il più possibile sugli over 80. Contiamo, se ci saranno le dosi disponibile, di esaurire tutti entro aprile».

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