I bagni al Tempio Voltiano: «Batteri nell’acqua, ci sono rischi per la salute»

Goletta blu I risultati delle analisi fatte nel lago. Male anche i dati della foce dell’Albano a Gravedona: «In città problemi anche sul fronte della sicurezza»

Migliora la qualità dell’acqua del lago, ma davanti al Tempio resta inquinata, oltre che molto pericolosa. Male secondo Legambiente anche l’acqua di Gravedona alla foce dell’Albano, promossa invece la foce del Breggia a Cernobbio e quella del Telo ad Argegno.

Come ogni anno l’associazione ambientalista ha presentato i risultati dei campionamenti effettuati dalla Goletta dei laghi. Nel nostro ramo l’acqua, in riferimento alla balneabilità, è risultata «inquinata» in città alla foce del Cosia, quindi dietro al Tempio e come detto a Gravedona, nella spiaggetta dove si tuffa il torrente Albano. Le analisi sono invece «entro i limiti di legge» a Cernobbio e ad Argegno.

«Monitoriamo questi quattro punti – ha spiegato Enzo Tiso, presidente del circolo comasco di Legambiente Angelo Vassallo – perché sono luoghi non controllati dove purtroppo molte famiglie continuano a fare il bagno. In passato facevamo più campionamenti, ma per fortuna anno dopo anno la qualità dell’acqua è migliorata in diverse zone, si pensi a Villa Geno o all’ex Galoppatoio. Preoccupa ancora la foce del Cosia, la fogna e i collettori in città sono vecchi, scaricano. La partita ora è in mano a ComoAcqua che gestisce per conto del Comune gli impianti di depurazione».

L’acqua negli altri comuni

Ad Argegno i miglioramenti sono dovuti proprio a degli interventi effettuati da Como Acqua. Cernobbio invece deve ringraziare il lavoro italo-svizzero sul Faloppia, un corso d’acqua che raggiunge il Breggia e che varcando il confine ha più volte trasportato inquinanti. A Gravedona infine il problema sono gli scarichi a monte, soprattutto da Garzeno, con l’Albano che raggiunge il lago all’altezza di una spiaggia carina molto frequentata, con la gente che si rinfresca anche nel torrente, a suo rischio e pericolo.

I campionamenti effettuati dalla Goletta guardano perlopiù alla presenza batteri, escherichia coli, ma senza lanciare allarmismi Tiso ha ricordato che nel lago ci sono anche piccolissime quantità di inquinanti chimici. Cadmio, arsenico, certo meno rispetto agli anni delle grandi aziende tessili. Oggi sono più presenti le microplastiche e gli Pfas, dei composti usati nell’industria.

Il resto del lago

Nel resto del lago continuano i campionamenti di Ats Insubria, secondo cui i dati dei prelievi effettuati in altri 30 punti sono buoni (nel capoluogo i due lidi cittadini sono i due punti balneabili).

«L’acqua alla foce del Cosia oggi è ancora inquinata – ha precisato Elena Tettamanzi, esperta di Ats - anche se crediamo che con le successive analisi registreremo un miglioramento progressivo, tale da raggiungere l’obiettivo della balneabilità. Attenzione però, qualità dell’acqua a parte resta sempre il tema della sicurezza, in capo ai Comuni, i cui sindaci devono decidere attraverso puntuali ordinanze. Nel caso del Tempio fare il bagno è vietato, i cartelli ci sono». Al Tempio così come alla passeggiata Ramelli, lato viale Geno, non ci si può tuffare perché è pericoloso. Le precedenti estati abbiamo assistito a più tragedie, giovani annegati per shock termico. In sostanza in città il bagno è consentito nei luoghi presidiati, dentro ai lidi, dove c’è la presenza dei bagnini.

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