Lago di Lecco? La parola all’Istituto geografico: sulle mappe è un dettaglio

Curiosità La querelle iniziata sui social network a fine novembre ora arriva al massimo organo cartografico dello Stato che mette un punto alla questione

Como

Il lago di Lecco? «È un dettaglio».

Sull’onda di una polemica a tratti scherzosa dibattuta sui social network, da queste colonne ci siamo occupati di una cartina, una mappa geografica ufficiale, che sul versante lecchese del lago di Como riportava la dicitura “lago di Lecco”. Superati i campanilismi, le battute e le ricostruzioni storiche azzardate, a mettere il punto alla diatriba in maniera formale adesso è l’Istituto geografico militare, l’ente dell’esercito italiano che è anche il massimo organo cartografico dello Stato.

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«L’intero invaso naturale in argomento è indicato come “lago di Como (Lario)”

«Le norme toponomastiche dell’Istituto geografico militare – fa sapere attraverso una nota l’ente che ha sede a Firenze - prevedono che, nelle carte a piccola scala (dunque, con minor dettaglio), l’intero invaso naturale in argomento sia indicato come “Lago di Como (Lario)”, mentre, nelle carte a scale maggiori (con maggiore dettaglio), siano distinti i vari specchi d’acqua che lo compongono, riportando anche le denominazioni dei rispettivi rami, tra cui il lago di “Lecco” e il “Laghetto di Piona”». Per cui lago di Lecco è un particolare, una precisazione sulle cartine più dettagliate. Ma il lago, per intero, resta di Como.

La nota diffusa dall’istituto militare è firmata dal tenente colonnello capo sezione per la pubblica informazione Giuseppe Saponaro. La cartina che aveva scatenato pochi giorni fa la polemica su Facebook era effettivamente stata tratta da una mappa cartografica dell’Istituto militare, perciò era ufficiale, sebbene risalisse al secolo scorso. L’immagine pubblicata sui gruppi prima “Sei di Lecco se” e poi “Sei di Como se”, seguita da fiumi di commenti, però riportava soltanto il ramo lecchese, non si vedeva tutto il corpo centrale del lago dove comunque figura sempre il nome “Lago di Como (Lario)”.

Sull’argomento dalle colonne del quotidiano La Provincia di Como era anche intervenuto lo scrittore di Bellano Andrea Vitali che aveva rimarcato quanto il dibattito fosse a suo parere sterile. Secondo l’autore, medico di professione, il lago è sempre stato chiamato “lago di Como”.

Il docente e geografo della Statale di Milano Roberto Azzoni, di Abbadia Lariana, aveva invece fatto notare che sulle mappe ufficiali la dicitura lago di Lecco compare sempre e solo sul ramo lecchese tra il ’700 e l’800, per poi sparire progressivamente più di recente, ma ciò nonostante l’intero specchio d’acqua è sempre stato definito lago di Como, molto spesso affiancato dal nome Lario.

Ora, chiusa la vicenda geografica, a tratti divertente per i molti commenti ironici e le frecciate lanciate tra cugini, non è detto comunque che lo scontro campanilistico sulle rive del lago debba davvero concludersi.

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