Lago e siccità: serve acqua ai campi di pianura. In due settimane giù di mezzo metro

La situazione Il livello è passato da 102,3 ai 57,7 centimetri di ieri. Il Consorzio dell’Adda: «Confidiamo nella pioggia»

Dal 16 giugno, giorno in cui il livello del lago aveva toccato il picco dell’anno in corso raggiungendo quota 102,2 centimetri sopra lo zero idrometrico, a oggi il Lario ha lasciato sul campo qualcosa come 57,7 centimetri, il che significa più di mezzo metro, peraltro calando di 37,7 centimetri solo negli ultimi sette giorni, al ritmo dunque di più di 5 centimetri nell’arco delle singole 24 ore. Nel tardo pomeriggio di ieri, il Lario si attestava a 44,3 centimetri sopra lo zero idrometrico, 2,6 centimetri in meno rispetto al dato registrato ieri mattina alle 8.

Vicino lo zero idrometrico

Avanti di questo passo, il lago raggiungerà - al netto della pioggia attesa con vigore soprattutto nelle ore centrali di oggi - lo zero idrometrico in un range compreso tra i 7 ed i 10 giorni, riportando così sotto i riflettori il tema del lago basso, nonostante la pioggia torrenziale caduta tra maggio e la prima metà di giugno. Il perché di questa picchiata repentina, dopo i timori che il Lario potesse esondare in piazza Cavour dietro la spinta delle piogge (non è stato così anche grazie all’oculata gestione da parte del Consorzio dell’Adda), è da ricondurre al deflusso che si è sempre mantenuto costante nei giorni attorno ai 220 metri cubi al secondo, contro i 99,7 metri cubi al secondo dell’afflusso.

Richiesta d’acqua costante dalla Pianura Padana

Tanto che ieri il direttore del Consorzio dell’Adda, Luigi Bertoli, ha spiegato che «già da domani (oggi, ndr), massimo entro lunedì se dovesse piovere, è nostra intenzione ridurre il deflusso a quota 200 metri cubi al secondo». I 224,2 metri cubi d’acqua al secondo sono motivati - riportando le parole del direttore del Consorzio dell’Adda - «dalla richiesta d’acqua costante che proviene dall’agricoltura di pianura. Per far funzionare le sole centrali termiche ed idroelettriche basterebbe un deflusso pari a 180 metri cubi d’acqua al secondo». «Confidiamo nella pioggia attesa domani (oggi, ndr), che possa contribuire a fermare la discesa del livello del lago - la chiosa del direttore dell’ente di regolazione del livello del lago -. I canali sono tutti a pieno regime e questo spiega il deflusso a 224 metri cubi al secondo. Non c’entra, in queste dinamiche, il livello alto del lago che ha fermato una parte dei lavori delle paratie. Portare il deflusso a 200 metri cubi al secondo, significare diminuire di un centimetro al giorno la discesa».

I numeri del lago

Dunque in due settimane, il livello del lago si è allontanato a grandi falcate dalla media stagionale del periodo, che il sito laghi.net attesta a 101,7 centimetri sopra lo zero idrometrico. Potenzialmente dunque ben presto potrebbe riaffacciarsi l’emergenza - per sponde, rive, darsene e pontili - legata al lago basso, anche se la situazione odierna è nettamente migliore rispetto a quella di dodici mesi or sono. Il 29 giugno di un anno fa, il Lario si trovava a meno 21,3 centimetri, arrivando poi a toccare il punto di ritorno dei meno 40 sotto lo zero idrometrico a metà luglio.

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