L’autopsia conferma: il senzatetto asfissiato dai fumi dell’incendio

Rogo in piazza Duomo L’anziano clochard francese ha perso la vita per le esalazioni dell’incendio, prima di essere raggiunto dalle fiamme

Sul corpo del senzatetto francese morto nell’incendio che ha sconvolto un palazzo del centro città, affacciato su piazza del Duomo, non erano presenti segni di lesioni o ferite che potessero far pensare ad una aggressione precedente al rogo. In più, nei suoi polmoni, l’anatomopatologo del Sant’Anna che ha effettuato l’autopsia (Giovanni Scola) ha trovato abbondanti tracce di monossido e di fuliggine, segno che dunque la vittima respirava ancora nel momento il cui il fuoco si è sviluppato.

Inoltre la posizione in cui è stato ritrovato, ovvero con il volto rivolto verso il soffitto ma con la testa più un basso rispetto alle gambe, disteso lungo la rampa finale delle scale che conduce al cortiletto in cui avrebbe trovato la salvezza, confermerebbe quello che tutti in fondo – seppure nel dramma colossale avvenuto – speravano dal primo momento, ovvero che il clochard possa essere svenuto (proprio in seguito ai fumi inalati) cadendo all’indietro lungo le scale prima di essere raggiunto dalle fiamme che ne hanno solo in seguito martoriato il corpo.

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È questo il risultato dell’autopsia che è stato comunicato nelle scorse ore sia alla procura di Como, finendo sul tavolo del pubblico ministero Antonia Pavan, sia agli uomini della squadra Mobile che stanno indagando su quanto avvenuto in piazza Duomo. L’anziano senza fissa dimora francese, insomma, sarebbe morto per i fumi dell’incendio e non dopo essere stato aggredito da rogo. Stanno risultando invece assai complicate le operazioni relative all’identificazione definitiva della vittima.

Il clochard infatti non era mai stato in carcere in Italia per poter avere una impronta o un Dna da comparare, per questo motivo sono state chieste verifiche anche all’Interpol (in merito ad eventuali precedenti arresti in Francia) e pure ad alcuni ospedali nella speranza di poter ottenere un appoggio utile per la conferma dell’identità.

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