Le novità sul Codice fanno discutere e in Napoleona niente autovelox

Sicurezza Il nuovo provvedimento inasprisce le sanzioni ma impedisce ai Comuni di fare cassa con la velocità

Multe fino a 1.700 euro per chi usa il telefonino alla guida, assicurazione obbligatoria per il monopattino e stangate su alcol e velocità. Il governo invece vara una stretta sugli autovelox, non devono servire solo a fare cassa. Ciò nonostante il sindaco Alessandro Rapinese ancora spera di poter installare un tutor in Napoleona.

Può costare esattamente 1.697 euro guidare e usare contemporaneamente il telefonino senza vivavoce. Non solo, il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri prevede in caso di recidiva 2.588 euro di multa. Scatta anche la sospensione della patente per 15 giorni, con tre mesi di stop a chi commette la stessa infrazione entro due anni.

Tra le nuove norme proposte una multa triplicata da 990 euro a chi parcheggia l’auto sui posti riservati ai disabili e una da 1.084 euro per chi supera i limiti di velocità nei centri abitati due volte in dodici mesi. Ancora, ritiro immediato della patente e sospensione fino a tre anni per guida in stato di ebbrezza. Per tornare a guidare a proprie spese il conducente dovrà installare sulla macchina un «alcol lock», un dispositivo che blocca il motore se registra un tasso alcolemico anche sopra allo zero.

I neo patentati devono aspettare tre anni per guidare auto di grossa cilindrata e se guidano senza averne titolo sono obbligati ad aspettare il compimento dei 24 anni per rimettersi al volante. Il governo chiede l’aumento degli spazi per le piste ciclabili e delle zone a 30 all’ora. Per i monopattini elettrici e affini diventa obbligatoria l’assicurazione, il casco e la targa. Infine il sistema degli autovelox è da rivedere, le amministrazioni locali non possono abusarne.

«A me l’idea dell’autovelox in via Napoleona continua a piacere – spiega Rapinese – vedremo se la nuova normativa proposta dal governo ci consentirà o meno di intervenire. Detto che c’è un passaggio tecnico e una condivisione con la Prefettura, non dipende solo dal Comune. Io però penso sia urgente fare sicurezza sulle nostre strade. Questo non significa affatto fare cassa, ma far rispettare regole e limiti». Non tutti sono d’accordo. «Bene la stretta sui monopattini – commenta l’ex capo della polizia locale di Como Vincenzo Graziani – servirebbe anche un intervento educativo nelle scuole per insegnare ai bambini come ci si comporta sulla strada. Sugli inasprimenti delle sanzioni invece io credo servono a poco, tolta la paura di essere multati durante i pochi controlli tutto dipende dalla responsabilità dei cittadini. Infine gli autovelox penso siano un freno valido su alcune strade dove la gente corre troppo, mentre su altri direttrici il rischio è multare buona parte degli automobilisti. Per restare a Como nemmeno i bus riescono a scendere da via Napoleona ai 50 all’ora».

«Concordo, per l’autovelox in via Napoleona occorre una maggiore tolleranza, almeno a 60 chilometri all’ora – dice Mario Lavatelli, presidente di Acus – sull’inasprimento delle sanzioni invece anche io credo sia bene un intervento educativo, non soltanto repressivo. Da apprezzare invece le nuove disposizioni relative ai monopattini. Giusto inserire una targa per l’identificazione».

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