Le recensioni dei turisti svelano la verità sull’hotel fantasma: «Situazione strana. Il Borgo non è operativo, il cliente viene mandato altrove»

La beffa di via Manzoni Ancora ieri all’esterno dell’albergo chiuso c’erano persone con i trolley. Su Booking la lettura dei commenti conferma: l’utilizzo della struttura prosegue da quattro mesi

«Situazione molto strana. Il Borgo non è operativo, il cliente viene mandato in altri posti». Era il 21 luglio. E Hassane, dal Belgio, commenta così sul portale Booking la sua esperienza con il Vecchio Borgo di proprietà delle società del ragionier Mario Piva. E ancora Brett, cittadino inglese a Como nella prima metà di agosto: «Arrivati, ci hanno detto che eravamo in un altro hotel perché avevamo prenotato due volte. Poi è venuto fuori che l’hotel in cui eravamo non era effettivamente aperto in quanto ancora in costruzione, con due piani su cinque abitabili».

La prova degli illeciti

Dalle recensioni sui siti più gettonati dai turisti, per la ricerca di alberghi o affittacamere, la beffa dell’hotel fantasma di via Manzoni suona ancora più amara. Perché sono ormai quattro mesi che decine e decine di turisti vengono deviati nelle stanze chiuse al pubblico de L’O Hotel. Pronto da quasi cinque anni, ma mai ufficialmente e formalmente aperto. L’ultimo blitz della polizia, una settimana fa, ha confermato l’utilizzo illecito della struttura. Fotografando, però, solo un particolare minimo di un quando ben più clamoroso.

Per tutta l’estate il Vecchio Borgo ha praticato l’overbooking, sicuro di poter riposizionare i clienti nella struttura di via Manzoni: «Abbiamo avuto un’altra stanza in un edificio nuovissimo», commenta un turista olandese il 16 agosto. «Abbiamo preso una camera nel nuovo hotel» scrive Franky il 19 agosto. «Siamo stati trasferiti in un nuovo hotel a 5 stelle che non aveva ancora aperto. Era chiaro che non era pronto per essere occupato. non c’era acqua calda, le prese non erano complete, non c’era lo scarico della doccia» lamenta invece Annika, dalla Svezia il 21 agosto. E poi Iza, dalla Polonia, dell’hotel L’O posta pure una foto: lei ci è stata 3 notti: «Delusione - scrive - La struttura non è in uso, nessuna pressione nei tubi, nessuna griglia di scarico sotto la doccia, l’aria condizionata molto fredda in camera, nessuna coperta: l’ho comprata da me».

Per venti pagine si moltiplicano i commenti che confermano l’uso e l’abuso dell’albergo tuttora chiuso e costato già un paio di denunce al ragionier Piva. Peraltro i commenti e le valutazioni date alla nuova struttura non sono certo lusinghieri.

Le bocciature

Il 9 settembre Francescantonio scrive: «Abbiamo fatto da cavia-esperimento a una nuova struttura con camere improvvisate e lavori in corso, privati dei servizi essenziali». Voto 3. Lo stesso dello svizzero Wili: «La presa per caricare il telefono non funzionava. Dopo è andata via anche la luce». Fino a Ronja, che dalla Germania aveva prenotato due notti e racconta: «Abbiamo dovuto lasciare la struttura a causa delle istruzioni della polizia, perché l’hotel non aveva la licenza. Stiamo ancora aspettando i nostri soldi».

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