Turismo a Como, il presidente degli albergatori alla Navigazione: «Pronti a collaborare ma investite più soldi»

Il caso Prima la lettera inviata dall’associazione albergatori, poi la risposta piccata della Navigazione, ora l’intervento di Leoni: «Leoni pochi giorni fa in visita sul nostro lago per il recupero del Patria, ha detto che gli utili sul 2022 per la Navigazione sono pari a 14 milioni di euro»

Per chiudere la querelle tra le associazioni di categoria comasche e la Navigazione circa il servizio offerto dai battelli e dai piroscafi, il presidente degli albergatori Luca Leoni parla di «ottimo rapporto» di «ascolto e dialogo continuo». Pronti, da ambo le parti, a lavorare insieme per meglio accogliere i turisti sul lago.

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Questa è la premessa, dovuta, però il numero uno degli albergatori non può fare a meno di ricordare che le tante istanze provenienti dal territorio (per esempio più battelli per destagionalizzare l’offerta turistica estendendola anche ai mesi invernali, oppure più sforzi sulla bigliettazione elettronica per evitare le code) sono ferme da anni, non da mesi. «Ribadendo la massima collaborazione – dice ancora Leoni – il nostro auspicio è che la Navigazione possa fare presto forti investimenti. Del resto il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, pochi giorni fa in visita sul nostro lago per il recupero del Patria, ha detto che gli utili sul 2022 per la Navigazione sono pari a 14 milioni di euro. Tra i tre grandi laghi lombardi, il Maggiore e il Garda, il nostro lago di Como ha la parte più importante, circa il 60% degli incassi».

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I fondi non mancano. Navigazione rispetto al 2022, con il record storico di 5 milioni di passeggeri saliti sui battelli, ha per ora certificato un aumento nel 2023 pari al 26,5%. Vuol dire, in caso di conferme da qui a fine anno, 6 milioni e mezzo di biglietti staccati. Una cifra da capogiro. Al nostro lago servono nuove imbarcazioni per non lasciare a piedi i turisti da maggio a settembre. Un punto sul quale nei cantieri della Navigazione si sta già lavorando, ma la costruzione di nuovi battelli richiede anni, mentre il settore alberghiero necessita di risposte in tempi assai più brevi, per fare fronte al numero crescente di turisti.

Dialogo continuo

«Senza battelli fuori stagione non riusciamo a portare i turisti nelle grandi ville – dice Leoni – dal Balbianello a villa Carlotta, da Varenna a villa Melzi. Senza collegamenti via acqua tagliamo fuori interi paesini, non connettiamo il lago al primo bacino e alla città».

Il dialogo è continuo, la gentilezza e l’impegno della Navigazione non si discutono - ribadisce il numero uno dell’associazione -, ma commercianti e albergatori hanno a loro parere il dovere di domandare migliori servizi per il territorio. Il rischio altrimenti è quello di perdere nel tempo i grandi flussi turistici, insoddisfatti delle vacanze sul lago, tra battelli strapieni e code davanti alla biglietteria, non soltanto a Como.

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