Lutto per l’addio a Tete Pozzi. L’ultimo saluto a Sant’Agostino

“Grazie per aver reso tutto speciale”. Questo striscione, issato ieri pomeriggio a bordo vasca in quel di Cantù in occasione del debutto casalingo delle “Rane Rosa” (la squadra di pallanuoto femminile dell’Asd Como Nuoto Recoaro, che milita nel campionato di serie A2), ben descrive quanto di speciale ci fosse in Stefano “Tete” Pozzi, allenatore e dirigente di pallanuoto e negli ultimi anni volley, scomparso sabato 13 dicembre a 59 anni.

La sua è stata una tenace e coraggiosa battaglia contro un nemico silenzioso che ne aveva minato il fisico, ma non lo spirito. Tete Pozzi - oggi alle 14.30 l’ultimo saluto nella chiesa della “sua” Sant’Agostino - lascia un ricordo indelebile. La conferma giunge proprio dal messaggio che le “Rane Rosa” hanno affidato ai social istituzionali.

«Ci hai portato ai massimi livelli sportivi ed umani sempre con il sorriso - uno dei passaggi clou di questo messaggio, vergato con il cuore colmo di commozione -. Sempre grate per averti potuto incontrare nel nostro cammino».

Di Tete Pozzi insieme alla grande competenza in ambito sportivo (non solo pallanuoto e volley, profonde erano anche le sue sottolineature anche su questa o su quella squadra di calcio) va ricordata l’ironia con cui affrontava anche argomenti ostici. Un’ironia mai banale.

Una missione per lui far crescere i giovani, in ambito sportivo e scolastico. «Sinceramente sono ancora molto debole, ma essere a casa mi fa stare bene», scriveva Tete Pozzi ad un amico in un messaggio whatsapp inviato ai primi di ottobre. Poi il nemico silenzioso ha purtroppo avuto il sopravvento.

«Sei stato un uragano nelle nostre vite e in quelle di chi ti ha conosciuto», hanno scritto nel necrologio affidato al nostro giornale la moglie Cinzia (anche da Sala Comacina, lei che ha mantenuto un rapporto stretto con il suo paese natale, sono giunti numerosi messaggi di vicinanza e cordoglio), le adorate Carlotta e Camilla ed i familiari. Anche lunedì 15 dicembre (tra le 9 e mezzogiorno) la darsena di viale Geno sarà meta di tanti amici e conoscenti. Poi l’ultimo saluto alle 14.30. «Abbiamo perso il nostro raggio di sole», la struggente chiosa - sempre affidata ai necrologi - della mamma, dei fratelli e delle sorelle con le rispettive famiglie.