Sono sempre di più i minori in crisi: «Occorre fare rete per aiutarli in fretta»

Como Gli enti del Terzo Settore fanno squadra con Fondazione Cariplo contro il disagio giovanile. Ieri mattina al Sociale presentato il servizio “RitrovaMenti”

Aumenta il disagio giovanile, gli enti del terzo settore fanno squadra insieme a Fondazione Cariplo.

Ieri mattina al Sociale è stato presentato “RitrovaMenti”, un nuovo servizio dedicato al contrasto del disagio dei minori, bambini e adolescenti, purtroppo sempre più presente negli ultimi anni. La finalità è riunire tutti i soggetti che si occupano della tematica e lavorare insieme per dare risposte tempestive e adeguate.

Per il momento, grazie ai finanziamenti della Fondazione Cariplo, soggetti come Cometa, il Manto, la Stanza blu, sempre vicina alle neo mamme, l’associazione “Insieme verso nuovi orizzonti”, l’Azienda sociale comasca e lariana, il consultorio La famiglia, forti del coinvolgimento dei servizi di Neuropsichiatria infantile, stanno raccogliendo dati e segnalazioni, contattando chiunque alzi la mano per chiedere aiuto.

«A Roma dal Bambin Gesù segnalano un aumento del 40% degli accessi in Pronto soccorso - ha detto Mirella Ebainetti, direttrice de Il Manto, ente capofila del progetto – giovanissimi che per il 70% dei casi arrivano per atti di autolesionismo. Dal Gaslini di Genova spiegano che il 65% dei bambini sotto ai sei anni ed il 71% tra i 6 e i 18 manifestano problematiche comportamentali con sintomi di regressione. È un allarme che anche qui non possiamo ignorare. Ecco il perché del progetto RitrovaMenti».

La mappatura

Il primo passo è una mappatura dei bisogni manifesti e latenti tra zero e 18 anni e dei servizi a sostegno di queste necessità, da far conoscere alle famiglie, alle scuole, alle società sportive, alle parrocchie. Il terzo settore nel mentre costruirà dei percorsi di accompagnamento con psicologi, terapeuti, educatori, mediatori. Con un dialogo tra professionisti che possa prevenire le situazioni più critiche.

«La fotografia scattata nel resto d’Italia è reale – ha spiegato per la Neuropsichiatria dell’Asst Lariana Annalisa Toffani – anche qui registriamo tantissimi accessi, anche particolarmente gravi. Oggi siamo purtroppo focalizzati sulla cura, diamo la precedenza a ciò che è grave. Ma anche i bisogni più lievi meritano ascolto. Dobbiamo riuscire a fare prevenzione per evitare che le cose peggiorino».

Sono intervenuti al convegno di ieri la vicesindaco Nicoletta Roperto, il presidente dell’assemblea dell’Azienda sociale comasca e lariana Pierluigi Mascetti , per l’Ordine degli psicologi lombardi la presidente Laura Parolin. Monica Testori, membro della commissione centrale beneficienza della Fondazione Cariplo, ha ricordato lo sforzo per aiutare gli adolescenti, 5,2 milioni per 34 progetti avviati nel 2022 e 3,5 milioni di rinforzo nel 2023.

I progetti

«Già nel 2021 abbiamo deciso come Fondazione di finanziare nuovi progetti per contrastare il disagio giovanile – ha detto Testori – perché la pandemia stava slatentizzando le difficoltà dei nostri figli. È emerso un mondo di bisogni rimasti in lista d’attesa. Le famiglie sono sole e i servizi sono in affanno, perché sono sotto organico e devono rispondere a troppe richieste».

«Dobbiamo fare prevenzione e ascoltare anche i segnali deboli - così la psicosociologa Franca Manoukian – se i casi aumentano e le risorse sono poche occorre muoversi in modo innovativo. Colleghiamo le patologie alla prevenzione. E, capiti i bisogni, facciamo rete».

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