Mondialpol, novità nell’indagine per caporalato: revocato il commissariamento

Il caso Comunicato della società di via Scalabrini al centro di un’inchiesta: «La nostra azienda ha sempre riconosciuto il contenuto del contratto nazionale»

«L’autorità giudiziaria, preso atto della fattiva collaborazione e delle pronte risposte fornite da Vedetta 2 Mondialpol Spa, ha revocato il provvedimento di controllo giudiziario e la nomina del relativo amministratore».

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Lo ha reso noto con un comunicato diffuso ieri l’ufficio stampa della società di via Scalabrini, a circa un mese di distanza dall’emissione del provvedimento con cui la Procura di Milano commissariava la società nell’ambito di una inchiesta che vede il suo legale rappresentante Fabio Mura indagato con l’accusa di caporalato. L’accusa è quella di avere corrisposto «retribuzioni sotto la soglia di povertà».

Salari più alti

Così il comunicato: «Nell’ambito di un confronto con la Magistratura e nella cornice del recente rinnovo del Ccnl, da sempre puntualmente rispettato da Vedetta 2 Mondialpol Spa (che ne aveva, anzi, spesso anticipato gli esiti), l’azienda ha deciso di innalzare i salari degli addetti ai servizi di sicurezza non armata del 20% dalla data del 1° settembre 2023, in un percorso progressivo che porterà a un aumento del 38% alla scadenza del Ccnl prevista per il 1°aprile 2026. La decisione è stata presa per pervenire all’obiettivo della sempre maggiore professionalizzazione e fidelizzazione degli addetti e così concretizzare salari più equi rispetto al contesto economico attuale del settore, cogliendo anche le indicazioni della Procura milanese».

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Il contratto nazionale

«La nostra azienda – ha commentato Fabio Mura, Ceo di Vedetta 2 Mondialpol - ha sempre riconosciuto il contenuto del contratto nazionale, anzi, spesso lo abbiamo anticipato introducendo di nostra iniziativa miglioramenti salariali e operativi. Abbiamo individuato nella posizione della Magistratura la via per sostenere i lavoratori al fine di superare un momento economicamente difficile e, da qui, la decisione di aderire a queste indicazioni è stata immediata. Stiamo condividendo l’iniziativa con tutti i nostri fornitori di servizi così da garantire salari non inferiori a quelli da noi riservati al nostro personale dipendente».

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