
Cronaca / Como città
Venerdì 04 Luglio 2025
Diploma per il giovane morto in un incidente. L’esame svolto dai suoi amici
La storia Giovanni Rinaldi ha perso la vita in un incidente in moto nel 2024. Al Caio Plinio la “sua” maturità sostenuta da sei studenti davanti ai genitori

Como
Ieri mattina, al Caio Plinio, era come se Giovanni Rinaldi fosse davanti alla commissione d’esame. Non c’era fisicamente, ma era presente negli occhi dei suoi compagni di classe che hanno sostenuto il colloquio di maturità al posto suo. Era nella commozione dei suoi professori e nelle lacrime dei genitori, costretti ad affrontare il più grande dei dolori ma consapevoli di non essere soli.
Grande emozione nella sede di via Italia Libera dell’istituto tecnico economico, frequentato fino all’anno scorso da Giovanni Rinaldi, rimasto vittima a 18 anni di un tragico incidente stradale, nell’estate del 2024. Lo studente quest’anno avrebbe affrontato l’esame di Stato e così ieri mattina, in accordo con la commissione d’esame, alcuni amici hanno sostenuto l’orale in sua memoria.
I lavoretti in barca
L’esame orale si è svolto nell’aula magna della scuola, piena di compagni di classe, amici, familiari e naturalmente alla presenza dei genitori di Giovanni «La preside che è andata in pensione l’anno scorso, Silvana Campisano, e l’attuale reggente Angelo Valtorta hanno entrambi tenuto un piccolo discorso – spiega Elsa Correnti, membro interno della commissione e prof di Giovanni -. Come da procedura abbiamo dato il documento da cui partire, era una fotografia di Lezzeno». L’immagine è quindi stata ricollegata alla tematica trasversale uomo e natura e alle domande di italiano, tedesco, storia, inglese, economia e geografia hanno risposto sei compagni di Giovanni, compreso il suo migliore amico. «Hanno raccontato anche dell’esperienza di Pcto, dato che avevano fatto insieme dei progetti - continua Correnti - Normalmente per il Pcto si presenta l’esperienza triennale con un Power point, loro invece avevano una foto di Giovanni su una barca, dato che trasportava i turisti per l’albergo Aurora. Per il suo carattere, stare alla reception sarebbe stata una sofferenza, quindi faceva l’attività all’aria aperta. Gli piaceva e ne parlava spesso».
Il diploma in memoria
Al termine dell’esame, la presidente di commissione ha letto un discorso ed è stato consegnato il diploma alla memoria ai genitori. La mamma di Giovanni ha anche consegnato un regalo ai compagni e uno alla commissione. Toccanti le parole della presidente di commissione Miriam Barbieri: «Siamo qui oggi in un momento di profonda commozione, di grande rispetto e di forte solidarietà – ha evidenziato -. Avete avuto il privilegio di conoscerlo come uno studente dedito allo studio, volonteroso, curioso, pieno di energia e appassionato della vita. Il suo percorso di studi era caratterizzato da un buon profitto e dall’eccellenza nell’attività sportiva. Giovanni era un amico sincero, un compagno di studi apprezzato, uno spirito solare, allegro, spiritoso, con un animo gentile e sensibile, sempre pronto a dare un aiuto a chi ne avesse avuto bisogno. Con un gesto di straordinaria sensibilità e profonda amicizia, i suoi compagni di classe hanno voluto che anche il suo ultimo passo del percorso di studi fosse compiuto, sostenendo al suo posto l’esame di Stato, in un commovente tributo alla sua memoria. Questo gesto è la dimostrazione tangibile che Giovanni vive ancora nei loro cuori e che la sua classe non lo ha mai lasciato indietro». Fuori da scuola sono poi stati lanciati palloncini bianchi, destinati a un giovane che guarda la sua famiglia e i suoi amici dal cielo.
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