«Nelle case di riposo 174 morti»
Indagini dei Nas e della Procura

I decessi almeno il doppio oltre la media. Tre esposti alla magistratura dalle case di riposo. Un operatore sanitario denuncia: epidemia colposa

Sono 174 gli ospiti nelle Rsa comasche morti in appena un mese nel Comasco. E la larga maggioranza di loro aveva sintomi riferibili al coronavirus. Mentre i carabinieri dei Nas avviano una serie di ispezioni e la Procura apre un’inchiesta su tre differenti strutture della provincia.

La denuncia sui numeri di vittime arriva da Cgil, Cisl e Uil che, nei giorni scorsi, hanno chiesto alle case di riposo comasche i dati sulla mortalità nel mese di marzo. E hanno scoperto che ci troviamo di fronte a numeri raddoppiati rispetto al solito.

Secondo l’Ats Insubria sono «deceduti in ospedale o in struttura 30 soggetti, pari allo 0,3% degli ospiti». Ma il dato è legato ai tamponi effettuati, decisamente insufficienti.

Su questa popolazione una ricognizione dei sindacati fotografa 174 decessi conteggiati fino al 9 aprile molto spesso con chiari sintomi da coronavirus.

Nel frattempo forze di polizia e magistratura si muovono per verificare la situazione nelle Rsa anche della nostra provincia.

Sul fronte della Procura negli ultimi giorni sono arrivate tre differenti segnalazioni. L’ultima proprio ieri: un operatore sanitario di una Rsa ha denunciato un presunto caso di epidemia colposa.

I carabinieri del Nas hanno avviato una serie di ispezioni nelle case di riposo anche della nostra provincia (al momento due le strutture controllate).

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