Nuovi bus elettrici ed ecologici: presentati oggi i primi due al Tempio Voltiano

Como Saranno 23 in totale i mezzi di trasporto elettrici introdotti da Asf e la prima linea che verrà elettrificata sarà la 6, tra Cernobbio e Como, destinata soprattutto ai turisti

La società che svolge il servizio di trasporto pubblico a Como e Provincia, Asf Autolinee, ha presentato oggi, martedì 20 febbraio, i primi due autobus elettrici “eBUS” che, da marzo, entreranno in servizio sulla rete urbana. I bus elettrici, presentati al Tempio Voltiano per mettere in correlazione la trazione elettrica a batteria e la figura-simbolo del comasco Alessandro Volta, che della batteria è stato l’inventore.

Alla presentazione degli “eBus” erano presenti il sindaco Alessandro Rapinese e l’assessore alle Partecipate e finanziamenti pubblici e comunitari, Monica Doria, con i vertici di Asf Autolinee, l’amministratore delegato Massimo Saverio Bertazzoli e il presidente Guido Martinelli. «Questo è un momento importantissimo per la nostra città - ha detto Rapinese - oltre a rappresentare un ottimo impiego di fondi pubblici ottenuti dal Comune di Como, rappresenta la fondamentale importanza nel mondo odierno delle intuizioni e del genio del nostro concittadino più illustre».

Linea 6: la prima elettrificata

I due nuovi “eBus” rappresentano il primo step, in vista di una rivoluzione ecosostenibile che interesserà il futuro della città e della rete di trasporti gestita da Asf. Una rivoluzione che proseguirà con l’arrivo di altri 23 bus elettrici, mirati a sostituire mezzi più vecchi e inquinanti. La prima linea a essere elettrifica sarà la 6, destinata a diventare la linea turistica della città, con un tragitto che parte da Cernobbio e porta i turisti a destinazione nel cuore della città, per permettergli di visitare i principali punti di interesse, tra cui il Tempio Voltiano che oggi ha accolto la presentazione dei nuovi mezzi di trasporto.

Come saranno gli “eBus”

I bus saranno elettrici, alimentati cioè da una forza motrice a energia elettrica, ma anche ecologici, come spiegato da Asf, ovvero con zero emissioni. I nuovi “eBus” dovrebbero anche garantire viaggi più confortevoli, con meno vibrazioni e un ambiente interno al mezzo più silenzioso. Elettrici, ecologici ma anche economici: gli “eBus” infatti sono finanziati interamente dal Piano strategico nazionale di mobilità sostenibile. «L’introduzione di questi primi 2 di 25 bus elettrici rappresenta una vera e propria rivoluzione sostenibile - spiega Massimo Saverio Bertazzoli, amministratore delegato Asf Autolinee - nonché un importante impulso tecnologico al modo di viaggiare sulla rete urbana di Como. Infatti, grazie all’allestimento dotato di tutti i comfort di viaggio e delle tecnologie più avanzate, proprio come la pila di Volta a suo tempo, i nostri eBUS consentiranno a tutti i nostri clienti di effettuare un viaggio al passo coi tempi e nel rispetto dell’ambiente».

Caratterizzati da tecnologie avanzate, questi autobus avranno un lunghezza di 12 metri e assicureranno il trasporto di 80 persone. Le innovazioni che li caratterizzano sono un impianto di climatizzazione totalmente elettrico, dunque non più a gasolio, un dispositivo di visualizzazione della fermata successiva, un plan a disposizione dell’autista per monitorare in tempo reale le condizioni di guida e del mezzo, specchietti elettronici con una telecamera che va a sostituire lo specchietto tradizionale.

Un’altra caratteristica è il sistema di ricarica immediata in fase di decelerazione che favorisce una guida accorta per consentire il recupero di energia e una maggiore autonomia giornaliera. A questo si aggiunge la bigliettazione elettronica: un sistema nativo per il pagamento del biglietto a bordo, tramite carta di credito. «Ecosostenibilità, “green”, innovazione tecnologica: tre parole che oggi, con la presentazione dei nuovi eBUS, diventano finalmente realtà anche nella nostra città nell’ambito del trasporto pubblico locale. L’innesto nella flotta di questi primi 2 nuovi mezzi non è che il l’inizio di una rivoluzione non più rimandabile» le parole con cui il presidente di Asf Autolinee Guido Martinelli ha sottolineato l’importanza dell’introduzione di questi nuovi mezzi di trasporto pubblico.

I vantaggi

A essere avvantaggiati dai nuovi mezzi di Asf saranno soprattutto gli utenti con disabilità fisiche: gli “eBus” infatti sono dotati di pedane manuali per permettere la salita a bordo, tramite la tecnologica del radiofaro che dialoga con il bastone Leti Smart per ciechi e ipovedenti. A caratterizzare i posti specifici per i viaggiatori con disabilità e i loro accompagnatori ci sarà una colorazione gialla.

Come riconoscere i nuovi “eBus”?

La Regione ha indicato una nuova livrea per questi mezzi elettrici: bianca con una lunga freccia verde lungo le fiancate. Gli “eBus” inoltre saranno collocati sempre nei depositi di Tavernola e Lazzago, dove sono state collocate le prime colonnine di ricarica: ogni mezzo ha un tempo medio di ricarica di 5 ore. Per gli autisit Asf ha previsto specifici percorsi formativi.

DICHIARAZIONI

Massimo Saverio Bertazzoli, amministratore delegato Asf Autolinee: «Oggi per Asf si compie un importante passo avanti in materia di sostenibilità e impatto ambientale: si chiude infatti un cerchio che vede l’azienda al centro di un impegno continuo e concreto nella riduzione delle emissioni in atmosfera e nel rispetto ambientale in tutti i suoi processi produttivi e operativi. L’introduzione di questi primi 2 di 25 bus elettrici rappresenta una vera e propria rivoluzione sostenibile, nonché un importante impulso tecnologico al modo di viaggiare sulla rete urbana di Como. Infatti, grazie all’allestimento dotato di tutti i comfort di viaggio e delle tecnologie più avanzate, proprio come la pila di Volta a suo tempo, i nostri eBUS consentiranno a tutti i nostri clienti di effettuare un viaggio al passo coi tempi e nel rispetto dell’ambiente».

Guido Martinelli, presidente Asf Autolinee: «Ecosostenibilità, “green”, innovazione tecnologica: tre parole che oggi, con la presentazione dei nuovi eBUS, diventano finalmente realtà anche nella nostra città nell’ambito del trasporto pubblico locale. L’innesto nella flotta di questi primi 2 nuovi mezzi non è che il l’inizio di una rivoluzione non più rimandabile. Inoltre, rappresenta un perfetto esempio di interazione di Asf con le politiche regionali e nazionali in tema di viabilità e trasporti».

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