Cronaca / Como città
Martedì 28 Ottobre 2025
Nuovo stadio, qui la procedura a rilento
Mentre a Cagliari mettono l’ultima firma
Sinigaglia A Palazzo Cernezzi si attende ancora il verbale della conferenza finita ad agosto - In Sardegna ok al progetto per uno stadio da 30mila posti e con hotel. Ma se ne parla dal 2016
Si affaccia sull’acqua e comprende, oltre a centri medici, palestre e un museo della squadra, anche un hotel. Sembra la descrizione del progetto immaginato dal Como 1907 per il Sinigaglia qui in città, ma è in realtà l’idea di stadio approvata pochi giorni fa in Sardegna per il Cagliari Calcio.
Sarà costruito con vista mare sul sedime dello stadio Sant’Elia, dove il Cagliari ha giocato fino al 2017 per poi spostarsi all’Unipol Domus, proprio per permettere i lavori di ricostruzione dell’impianto sportivo e al suo interno, avrà anche un albergo di circa 120 camere con ristorante panoramico e centro benessere. L’idea, molto simile a quella presentata a febbraio a Palazzo Cernezzi dal presidente del Como Mirwan Suwarso insieme agli architetti dello studio internazionale Populous, è anche a Cagliari quella di realizzare uno stadio multifunzionale che possa diventare anche spazio per concerti e altri eventi.
Una decina di giorni fa sul futuro stadio del Cagliari, che sarà dedicato a Gigi Riva, è stata firmata la delibera di compatibilità ambientale poi formalizzato con il via libera della Regione Sardegna e con la speranza che l’impianto sia pronto prima del 2032, così da poter essere selezionato tra gli stadi ospitanti agli europei di calcio. Perché questo avvenga, si progetta di dare il là ai lavori entro il 2027. Ovvero a dieci anni dall’ultima partita giocata dal Cagliari Calcio al Sant’Elia.
Ma nel frattempo i costi sono lievitati: rispetto alla versione del progetto del 2022, si racconta su L’Unione Sarda, c’è stato un aumento di 40milioni di euro arrivando a un costo stimato di 200milioni di euro. Le ragioni dell’aumento sono tante: le prescrizioni, gli adeguamenti e le variazioni (compresa la richiesta di realizzare parcheggi e bonifiche nell’area in cui sorgerà il nuovo stadio) che inizialmente non erano stati preventivati.
Elementi a cui si aggiunge l’aumento della capienza da 25mila posti, come si era pensato inizialmente, a 30mila per una richiesta della Figc legata alla candidatura di Cagliari come città ospitante delle partite degli Europei del 2032.
Insomma, le somiglianze tra il futuro Sant’Elia e il futuro Sinigaglia non mancano, ma a Cagliari l’iter burocratico è diversi step avanti rispetto a Como, dopo aver accumulato anni di ritardi.
Da Palazzo Cernezzi, invece, a inizio ottobre si faceva sapere che la delibera di conclusione della conferenza di servizi preliminare di agosto (a Cagliari si è già arrivati alla conferenza dei servizi decisoria) non era ancora stata firmata e che, in attesa di una firma, era stata messa in stand by la stesura del verbale.
Ad accomunare però i due percorsi, per quanto separati da firme determinanti, è la necessità di concludere un piano economico finanziario solido e coerente, che tenga conto delle richieste avanzate dagli enti pubblici (a Como soprattutto dalla Soprintendenza). E su questo si sta lavorando sia in Sardegna che sul Lario, dove alla società esterna Demosion Consulting l’amministrazione comunale ha chiesto di redarre un’ulteriore analisi sul nuovo piano economico finanziario, dopo quella già presentata la scorsa primavera. Relazione che, però, al momento non risulta ancora redatta.
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