Dal tabaccaio per pagare la multa, ma torna all’auto e ne trova un’altra. Gaddi commenta: «Le multe sono rapine a danno dei comaschi»

Como Il fatto è accaduto a Monte Olimpino dove una cliente del bar Aprica si è recata nel locale - che è anche tabaccheria - per pagare la multa del giorno prima. Il tempo di uscire e ne ha trovata un’altra. I locali della zona chiedono più parcheggi per i loro clienti

Va a pagare la multa presa il giorno prima, torna in macchina e ne trova... un’altra.

È successo a una cliente del bar Aprica, che è anche edicola e tabaccheria, a Monte Olimpino, tra via Castel Carnasino e via Bellinzona. Le attività commerciali presenti nella zona reclamano più parcheggi per le auto dei clienti e un pugno meno duro da parte della polizia locale.

«Una mia affezionata cliente è venuta per pagare una multa – racconta il titolare del bar, Carlo Raso – una multa che aveva preso il giorno prima perché aveva lasciato la macchina sul lato del marciapiede un minuto, giusto il tempo di bere un caffè. Quando è venuta per saldare la sanzione ha lasciato l’auto più o meno nella stessa posizione, ma davvero per una questione di secondi. Il vigile però è passato di nuovo e l’ha multata ancora».

«Nella zona serve qualche posteggio in più»

L’agente non ha voluto sentire ragioni. «No, ci ha detto che ormai aveva già inviato tutto alla centrale – dice ancora Raso – A me, però, sembra davvero esagerato. Servirebbe un po’ più di comprensione. Ma soprattutto in questa zona servirebbe qualche posto auto in più. Altrimenti la gente non può fermarsi a meno di rischiare sempre la solita sanzione».

Questa e altre attività commerciali avevano nei mesi scorsi proposto al Comune di disegnare qualche stallo per i clienti di giorno, con una sosta massima di 15 minuti. Poi dalla sera questi parcheggi potevano essere dati in uso ai residenti che dalle parti di via Castel Carnasino non trovano mai posti per lasciare l’auto. Anche loro vengono multati, in particolare nella zona che risale verso la clinica Villa Aprica. Erano stati fatti anche dei rilievi da parte degli incaricati di Palazzo Cernezzi, con tanto di sopralluogo del sindaco Alessandro Rapinese. Poi, però, dall’altro lato del marciapiede, sono stati installati dei paletti, per la salvaguardia dei pedoni. Togliendo però altri metri alle macchine.

«È mancato l’ascolto – commenta il gestore del bar Aprica – e non sono arrivate soluzioni utili. Non bastasse, continuano a fioccare le multe. In più è in corso una guerra tra poveri: i clienti e le attività commerciali contro i residenti. Io però senza mezzo parcheggio non riesco davvero a lavorare. Sto pensando di vendere l’attività. La mia cliente per un caffè ha speso 1,20 euro più 58 euro per le due multe...».

Il commento di Gaddi

L’ex assessore comunale Sergio Gaddi, oggi consigliere in Regione per Forza Italia, non è nuovo alle provocazioni.

E ieri ne ha lanciata un’altra, prendendo spunto dalla notizia della cittadina comasca multata in via Bellinzona per aver lasciato un istante l’auto in divieto, giusto il tempo di entrare dal tabaccaio per pagare una contravvenzione che aveva preso il giorno prima nella stessa zona. «A Como, dove si ha paura di intervenire nelle situazioni di vero disordine, l’Amministrazione in stato confusionale si sfoga rapinando i cittadini con le multine più vigliacche - scrive - La stupidità umana è la più grave delle emergenze e questa piccola storia lo dimostra con chiarezza».

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