Palio del Baradello, è l’anno del ritorno. Ma con una sola gara

Manifestazioni Dopo la pausa forzata per il Covid una versione un po’ alleggerita della competizione. Confermata la sfilata, che coinvolge mille persone

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Il 2020 e 21 sono stati due anni difficili per tutte le manifestazioni pubbliche che prevedono un grande afflusso di persone e non possono evitare gli assembramenti, temutissimi durante “l’era Covid”.

Il Palio del Baradello non è stato da meno e le ultime due edizioni sono state in sordina, niente di paragonabile a quanto organizzato da una manifestazione molto sentita in città, che piace tantissimo anche ai turisti e attira spettatori di tutte le età. «Questo è l’anno della ripartenza», ha annunciato ieri mattina in conferenza stampa Stefano Tagliabue che, dal 2020, è presidente dell’Associazione dei cavalieri del palio, successore di Laura Bordoli. Sempre a causa dell’emergenza sanitaria anche questo avvicendamento è passato in secondo piano.

Grandissimo lavoro

«Colgo quindi l’occasione per ringraziare per il grandissimo lavoro svolto: ha dato una fortissima spinta per rivitalizzare il Palio, per tenerlo vivo e per mantenere quel ruolo centrale nel settembre comasco». E, va detto, l’influsso del coronavirus si fa ancora sentire sulla corona del Barbarossa: «Abbiamo limitato le gare, che non saranno tre, ma solo una, la classica ‘Cariolana’, perché c’è ancora un clima di incertezza generale. Ma è, appunto, un momento di ripartenza guardando già alle prossime edizioni. Questa è la 42ª e c’è un futuro tutto da scrivere».

Un futuro che parte anche dalla giovane età del presidente che, ricorda, ha cominciato alla fine degli anni Ottanta come figurante per poi ricoprire via via diversi ruoli, anno dopo anno fino a quello, importantissimo, attuale.

«Questo è un evento culturale, ma anche di integrazione e di attrazione turistica, perché la sfilata, che è il suo elemento più visibile e che non mancherà, cattura tantissimi visitatori stranieri. È un grande spettacolo che arriva a coinvolgere più di mille persone e qui bisogna assolutamente ringraziare tutti i volontari che si spendono davvero tantissimo per questa manifestazione, compiendo quello sforzo organizzativo incredibile che sta dietro alle due settimane di eventi» che, quest’anno, si terranno tra il 28 agosto e il 15 settembre, con una “coda” il 27 ottobre con l’estrazione del vincitore della “Lotteria dei borghi, contrade e comuni”, fondamentali per la sussistenza del Palio: «Quest’anno è stato difficile anche reperire fondi – spiega Tagliabue – Dalla Regione 2.500 euro, altrettanti da Acsm e da Green Chemicals. Il contributo del Comune di Como è ancora da quantificare, ma dovrebbe attestarsi attorno al 7mila euro. Il Palio costa circa il doppio».

L’impegno del Comune

Ma l’impegno di Palazzo Cernezzi non mancherà: lo hanno ribadito il vicesindaco Nicoletta Roperto, che ha portato il saluto del primo cittadino Alessandro Rapinese, «lieto e orgoglioso di sostenere questa manifestazione» e dell’assessore alla cultura, marketing territoriale, eventi e turismo Enrico Colombo, che ha due particolarità: «Credo di essere l’unico assessore che può dire di avere vinto un Palio, con la contrada di Sant’Agostino».

Inoltre sarà lui stesso, come è noto esperto archeologo, a guidare il pubblico nelle visite guidate alle porte del Duomo e al Broletto l’8 settembre: zIl Palio del Baradello – dice – è una parte importante del nostro tessuto sociale. È nato dal basso, da cittadini per la città, da comaschi per comaschi e, come si vede, anche per chi ci viene a visitare. L’impegno dell’amministrazione non verrà meno e inizieremo a lavorare alla prossima edizione già da ottobre».

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