Maltempo, il lago è tornato a salire. Ora cresce al ritmo di 2 cm l’ora. Il Consorzio dell’Adda: «Esondarà in piazza Cavour»

Maltempo La previsione di Emanuele Mauri: «Dai nostri modelli si prevede che con le piogge attese per le prossime ore si raggiungeranno i 120 centimetri sopra lo zero idrometrico».

Cresce al ritmo di due centimetri all’ora, il lago di Como. Nella notte, il livello si era abbassato arrivando a 81 centimetri. Ma a metà mattina ha ricominciato nuovamente ad alzarsi e, alle 15, si trovava oltre gli 86 centimetri con un’accelerazione dopo le ore 13.

Complice la doppia “allerta gialla” diramata ieri pomeriggio dalla Protezione civile regionale, esistono tutti i presupposti perché il Lario torni ad affacciarsi in piazza Cavour nella giornata odierna o al massimo mercoledì. Prova ne sia che ieri il presidente del Consorzio dell’Adda, Emanuele Mauri (al suo fianco il direttore del Consorzio, Luigi Bertoli) ha allertato la Prefettura cittadina. E oggi la Protezione civile inizierà a montare le paratie mobili.

I modelli

Lo stesso Mauri ha perimetrato il concetto inevitabilmente di stretta attualità al nostro giornale spiegando che «dai nostri modelli si prevede che con le piogge attese per le prossime ore si raggiungeranno i 120 centimetri sopra lo zero idrometrico. Questo significa che martedì (oggi, ndr) il lago esonderà in piazza Cavour a Como. Motivo per cui ho avvertito la Prefettura di Como. Dinamiche queste che non hanno a che vedere con il guasto alle paratoie, perché la diga di Olginate è già alla massima apertura per far defluire l’acqua».

Le valli

In questo contesto - ovvero della (più che probabile) esondazione del Lario - va ricordato che insieme ai 50 millimetri di pioggia attesi nel corso della giornata e sino alle prime ore di domani (l’allerta “gialla” è da ricondurre al rischio “idrogeologico” ed a quello “idraulico”) sul Lario bisognerà tenere sotto stretta osservazione anche l’evoluzione delle precipitazioni in Valtellina e in Val Chiavenna e così nella parte dei Grigioni a ridosso del confine. La Protezione civile regionale, per la giornata odierna, ha confermato che «i fenomeni indicativamente più diffusi sono attesi tra le 6 e le 18», dunque già a metà pomeriggio si potrà avere un quadro maggiormente dettagliato della situazione legata al livello del lago.

Il motivo per cui il Lario è sceso di soli 4 centimetri in 36 ore è da ricondurre anche all’afflusso sempre sostenuto (da qui il rimando alla situazione in Valtellina e Val Chiavenna) che sempre nel tardo pomeriggio di ieri si attestava a 325 metri cubi al secondo, con la percentuale di riempimento che si attestava al 74,7%, seconda tra le percentuali dei laghi lombardi. Un altro dato di rilievo, nell’ottica di una possibile esondazione, è da ricondurre al fatto che il Lario ieri si trovava quasi mezzo metro sopra la media stagionale del periodo.

Quanto al guasto meccanico alla diga di Olginate, il Consorzio dell’Adda ha fatto sapere che «le altre sei paratoie stanno compensando anche il lavoro di quelle fuori uso, sollevate in quanto bloccate per agevolare il deflusso della piena di domenica».

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