Più di 200 vittime di violenza a Como quest’anno: i dati Istat e polizia di Stato

Violenza sulle donne Numeri agghiaccianti, anche se alcuni dati sono fortunatamente in miglioramento: i report nazionali e il quadro del fenomeno sul nostro territorio

Un riflettore puntato che non può spegnersi e troppo spesso invece le parole si affievoliscono nel vento. Ecco perché, dopo i racconti delle iniziative che si sono svolte nei giorni scorsi e soprattutto ieri - 25 novembre - in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, adesso è il momento di far parlare i numeri che sono inconfutabili e fotografano una realtà tristemente vera, che dura molto più di un giorno.

Non solo dati: c’è tanta violenza sommersa in Italia

In realtà, non è affatto semplice misurare un fenomeno complesso come quello della violenza di genere, perché in larga parte si tratta di un fenomeno sommerso: le violenze hanno spesso come retroscena proprio la casa e la famiglia e sono quindi più difficili da denunciare, perché le donne coinvolte in queste situazioni si sentono coinvolte in un dramma che potrebbe sconvolgere ogni equilibrio della loro vita e di quella dei loro cari. Quando si analizzano quindi dati su questo tema è fondamentale tenere conto che i numeri, per quanto drammatici, costituiscono solo una fetta parziale degli elementi da tenere in considerazione.

Il report “Il pregiudizio e la violenza contro le donne”

104 donne uccise: i numeri del report della polizia di Stato

Sono 104 le donne che in tutta Italia e dall’inizio dell’anno sono state uccise secondo i dati del Report “Il pregiudizio e la violenza contro le donne”, realizzato dalla Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza in collaborazione con la Sapienza - Università di Roma. Nei primi nove mesi del 2022 in particolare, nonostante si sia registrata una diminuzione degli omicidi di donne rispetto allo stesso periodo del 2021, con 82 vittime invece di 90, i numeri restano alti: 71 di queste donne sono state uccise in ambito familiare e affettivo e 42 invece sono morte per mano del partner o dell’ex partner.

In aumento invece le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvincinamento ai luoghi frequentati dalla persona oggetto di questi comportamenti (+12%), così come le lesioni con deformazioni o sfregio permanente al visto, aumentate del 17%. Diminuiti invece i reati di costrizione o induzione al matrimonio (-53%) così come il revenge porn (-20%). Si tratta di quei reati introdotti tre anni fa con il cosiddetto Codice rosso (L. 19 luglio 2019, n. 69), una legge istituita dalla Repubblica Italiana a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti.

In miglioramento i numeri dei cosiddetti “reati spia”

Ma prima dei veri e propri reati riconducibili alla categoria “violenza di genere”, ci sono i cosiddetti “reati spia”, da tenere in grande considerazione: si tratta di quei delitti che possono indicare un’imminenza del fenomeno di violenza di genere e costituiscono forme di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica contro una donna in quanto tale. Anche in questo caso, i dati del report sono relativi ai primi nove mesi del 2022 e fotografano una situazione fortunatamente in miglioramento con una diminuzione del 17% del reato di stalking, una diminuzione dell’8% dei maltrattamenti contro familiari e conviventi e del 9% le violenze sessuali, che nel 92% dei casi hanno come vittime delle donne (di cui il 27% minorenni).

Ma non mancano le buone notizie: sono aumentati del 40% gli ammonimenti dei questori per violenza domestica e del 6% gli ammonimenti per stakling.

I numeri in Provincia di Como

Sono 209 sul nostro territorio le donne vittime di violenze (dai maltrattamenti alle violenze sessuali fino a quelle psicologiche) dal 1° gennaio al 31 ottobre 2022. Un dato che fa temere, visto che alla fine dell’anno mancano ancora due mesi, un trend in crescita rispetto ai precedenti che si erano fermati a 234 nel 2011, a 186 nel 2020 (numero già superato) e a 194 nel 2019. Sono i dati diffusi da Telefono Donna Como, ieri a Porta Torre assieme alla polizia di Stato in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La fascia più colpita dalle violenze è quella tra i 35 e i 44 anni (47 casi), seguita da quella tra 45 e 54 anni (38 casi). La nazionalità delle vittime è quasi sempre italiana, in 120 segnalazioni.

Rinascere è possibile, sconfiggere la violenza anche

La violenza di genere non può avere la meglio: con questo messaggio ieri Istat ha celebrato la giornata internazionale contro la violenza sulle donne presentando oltre ai numeri che spaventano anche quelli che fanno sperare e spingono a continuare a lottare. Sono i numeri dell’impegno contro la violenza sulle donne, riassunti in un video che racconta dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio, dei servizi offerti alle vittime e delle donne che hanno iniziato a percorrere la strada della loro rinascita.

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