
Cronaca / Como città
Mercoledì 16 Luglio 2025
Poco personale, Concordia “tagliato”
Sul lago Lo storico piroscafo si vede sempre meno, allarme degli appassionati: farà la fine del Patria? La Navigazione: «Troppi turisti, priorità alle motonavi»
Como
Preoccupano le poche uscite del piroscafo “Concordia” e il fatto che venga utilizzato sempre meno. A lanciare l’allarme è l’ingegner Flaminio Borgovono, grande studioso di battelli e, con lui i tanti appassionati dei piroscafi lariani. «Sono sette settimane consecutive – denuncia - che il piroscafo, benché perfettamente funzionante, manca all’appuntamento domenicale, come ai fuochi di San Giovanni. Una tale situazione si è verificata solo nel 1990 quando, ormai è storia, il gemello “Patria” venne fermato in attesa di essere trasformato in motonave. In quell’occasione il “Concordia” venne salvato da analoga sorte solo dalla reazione dell’opinione pubblica, e da allora ha continuato nelle sue uscite bisettimanali, la domenica e il giovedì».
Un’attrazione senza tempo
Spiega inoltre che «è stato fermato tre anni per ristrutturazioni ma, una volta ripristinato, le sue uscite non sono più state regolari finché si sono viste soltanto nelle domeniche estive, e anche qui senza regole precise, con grande inconveniente per gli appassionati. Fra questi il gruppo degli amici del vapore svizzeri, guidati da Mario Gavazzi che, da qualche anno, si fa carico settimanalmente di chiedere sulle possibili uscite del “Concordia”, e ne informa gli appassionati di mezza Europa attraverso bollettini settimanali».
Il classico sbuffo alla partenza del Concordia è un’attrazione non solo per chi fa la crociera, ma anche per i tanti che lo vedono da riva, per la sua capacità di portare indietro nel tempo. Borgonovo prosegue dicendo: «La Navigazione imputa il fermo del piroscafo alla mancanza di personale, cosa ben nota, e non recente. Così, nei momenti di punta, o quando si deve aggiungere qualche servizio extra, come la navetta Lecco-Varenna, la coperta è corta e a farne le spese sono il vapore e i suoi appassionati. Dovremo rinunciare fino a fine stagione? La preoccupazione si estende al prossimo anno, che vedrà ricorrenze secolari. “Patria” e “Concordia” compiranno cento anni, e saranno duecento anni dall’introduzione della navigazione a vapore sul Lario, con i piroscafi“Lario” e “Plinio”».
L’ingegnere conclude dicendo che alle richieste fatte a Navigazione «non sono state date risposte». E infine: «Riconosciamo che la Navigazione, su spinta del ministro Matteo Salvini, ha evidenziato un cambio di rotta nei confronti del “Patria”, approntando piani per la sua ristrutturazione e mostrando attenzione anche alla comunità di appassionati, al punto da accettare le modifiche al progetto».
Appuntamento il 23 luglio
Proprio dalla gestione governativa della Navigazione ieri hanno spiegato che «il Concordia uscirà per un servizio speciale il prossimo 23 luglio» e che «ci saranno poi altre crociere in quanto non c’è alcuna volontà di dismettere né il Concordia né il Patria, che sono gioielli». In merito allo stop prolungato spiegano che la questione è legata «in parte alla disponibilità data al territorio per incrementare le corse sul ramo di Lecco (per la chiusura della linea ferroviaria, ndr) con l’aggiunta di trenta corse in più in cinque giorni mantenendo invariate quelle ascendenti e discendenti dedicate alla tratta Lecco-Bellagio». La seconda motivazione, dicono, è legata ai numeri: «La portata dei turisti in questo momento è tale e tanta da richiedere l’utilizzo di motonavi in grado di trasportare il maggior numero di passeggeri e per questo il Concordia ha avuto altre funzioni, ma garantiamo che lo si vedrà navigare».
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