Cronaca / Como città
Sabato 15 Novembre 2025
Porta Torre, ecco l’orologio: Bello come un tempo, ma l’ora adesso è satellitare
È certamente un pezzo di storia e uno dei più antichi della città, insieme con quello di piazza Cavour che risale ai primissimi anni del Novecento. Da ieri l’orologio verde acqua creato dalla maestria di Edoardo Panzeri (colui che ha realizzato quasi tutti gli apparecchi della città murata) è tornato al suo posto, su Porta Torre, dopo alcuni mesi di restauro. Le lancette (una delle due si era staccata) sono funzionanti così come il meccanismo e i comaschi, anche in tempi di smartphone e smartwatch, possono tornare ad ammirare un gioiello a cui sono da sempre affezionati. L’intervento di restauro è stato interamente finanziato (con duemila euro) da Confedilizia Como.
«Confedilizia Como, la storica associazione che dal 1908 tutela gli interessi dei proprietari di immobili, è sempre propositiva e attenta rispetto alle problematiche della nostra città – commenta il presidente Claudio Bocchietti -. Lo ha dimostrato con un gesto concreto che durerà nel tempo. Si è infatti fatta carico, nell’ambito di una iniziativa di partenariato promossa dal Comune, del completo restauro dell’orologio di Porta Torre. Il meccanismo è stato completamente revisionato, è stato attivato un collegamento satellitare per la ricezione quotidiana del segnale orario esatto, la cassa è stata sabbiata e poi nuovamente dipinta, le lancette sono state rifatte in laboratorio identiche a quelle antiche che si erano rotte, il quadrante bianco con numeri arabi è stato pulito e ritoccato per le porzioni ammalorate». Una collaborazione, quella con il Comune che potrebbe essere riproposta.
Parternariato
«Il partenariato tra pubblico e privato ha funzionato – precisa l’avvocato Bocchietti - Si tratta di un modello di organizzazione dell’attività amministrativa che coinvolge direttamente i cittadini nel realizzare finalità di interesse generale. Confedilizia Como è lieta di aver fatto questo percorso insieme al Comune. Non escludiamo in futuro, visto il buon risultato di questa iniziativa, di adottare altri piccoli elementi di arredo urbano. I proprietari ci tengono alla loro città e sono pronti a fare la loro parte per migliorarla».
Soddisfatto il sindaco Alessandro Rapinese: «Siamo entusiasti di questa forma di collaborazione con i privati e siamo estremamente grati a Confedilizia per aver sostenuto l’iniziativa dell’amministrazione attraverso la sponsorizzazione della riqualificazione dell’orologio storico di Porta Torre».
La vecchia centralina
La storia degli orologi antichi del capoluogo passa anche da alcune curiosità: tutti gli apparecchi erano comandanti da una stessa centralina, che si trovava nel sottotetto del Comune (oggi è esposta, restaurata, al Museo della Seta) e per inviare il segnale si sfruttavano i cavi del tram lungo la Napoleona, tra Como e Camerlata. Poi, quando venne smantellato il tram, gli orologi rimasero isolati e in seguito ciascuno ebbe la sua centralina. Quelli di Porta Torre e di Camerlata erano regolati con il segnale radio Dcf77 da Francoforte con l’ora atomica.
Nei prossimi giorni toccherà a un altro pezzo creato da Edoardo Panzeri finire “sotto i ferri”: si tratta quello di piazza Matteotti, adottato da Asf. L’ad Massimo Bertazzoli aveva formalizzato una sponsorizzazione di 2.750 euro. L’orologio sarà smontato, restaurato e poi tornerà, funzionante, al suo posto.
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